L'Urbanistica a San Felice Circeo resta un'incognita. Dopo la revoca in blocco delle varianti, uno degli ultimi atti varati dall'amministrazione comunale Petrucci, non sono stati fatti passi avanti. Al vaglio, com'è noto, c'è la revisione generale del piano regolatore. Uno strumento troppo vetusto, essendo risalente al 1979. Un'epoca in cui la situazione, anche dal punto di vista urbanistico, era ben diversa rispetto ad oggi.
La questione delle varianti annullate è emersa nuovamente nel corso del confronto pubblico organizzato dall'amministrazione comunale sul tema del Piano del Parco. Questo perché nella cartografia sono riportate le varianti che sono state annullate qualche mese fa. Il vicesindaco Vincenzo Cerasoli, che detiene anche la delega all'Urbanistica, ha sottolineato come l'atto varato dal Consiglio comunale non abbia avuto, in realtà, alcun effetto. Quelle varianti urbanistiche erano ormai "nulle", essendo decorso il termine quinquennale per l'entrata in vigore. Discorso valido per diverse delibere, tranne il piano per l'edilizia economica e popolare di Montenero: pende il ricorso al Tar.  Resta tuttavia l'incognita per il futuro. Come intenderà muoversi l'amministrazione comunale su quest'argomento? Quali i tempi della revisione generale del piano regolatore? Anche perché gli atti revocati erano stati all'epoca approvati dalle amministrazioni Cerasoli e Schiboni. In continuità, sostanzialmente, con quella che è la compagine oggi alla guida del Comune di San Felice Circeo.