In questi mesi sul problema (reale) dei miasmi a Pontinia è stato detto di tutto e di più, con comprensibili lamentele dei cittadini a causa dei cattivi odori attribuiti all'attività della Sep. Negli ultimi giorni, però, qualcuno ha alzato il tiro. «C'è il rischio che Mazzocchio e Pontinia - hanno scritto da un comitato in una nota - stiano diventando la nuova terra dei fuochi e che noi, quindi, siamo già morti che camminano». Il sindaco Carlo Medici, che non ci sta a ricevere critiche di immobilismo essendosi attivato con una diffida insieme ai colleghi di Priverno, Roccasecca dei Volsci, Sonnino e Maenza, ha deciso di intervenire sulla questione. Questo anche per tutelare le tante aziende che operano, giusto per fare un esempio, nel settore agricolo o caseario.
«La raccomandazione - afferma il primo cittadino, che sottolinea di non aver mai sottovalutato alcuna segnalazione o aspetto relativi al problema - è di evitare parallelismi senza fondamento con aree d'Italia che sono vittime di altre e ben più gravi forme d'inquinamento». La situazione è infatti ben diversa rispetto alla terra dei fuochi e l'accostamento appare piuttosto azzardato. «Il problema - aggiunge il primo cittadino - è riconducibile esclusivamente al compost non maturo, che, sparso sui terreni, genera i frequenti e intollerabili miasmi». Niente a che vedere, insomma, con quelle zone divenute deposito di rifiuti speciali, scorie tossiche.
Del caso Sep se ne parlerà anche lunedì in Regione, nell'ambito della commissione Ambiente voluta da Enrico Forte (Pd). «Mi sono fatto promotore di questa richiesta di audizione - afferma il consigliere regionale - in seguito alle denunce, da parte dei cittadini, della situazione di profondo disagio per le emissioni maleodoranti che si propagano per un'ampia area limitrofa al sito dove opera l'azienda di Pontinia. L'obiettivo - aggiunge - è quello di capire se le attività della società in oggetto siano compatibili con la salute dei cittadini. Saranno auditi in commissione il comitato di Mazzocchio e il comitato Il Fontanile in rappresentanza dei cittadini, i sindaci dei Comuni coinvolti (Pontinia, Sonnino, Priverno, Roccasecca e Maenza), l'Arpa Lazio e i rappresentanti della società Sep».