Troppi rischi economici per le richieste di risarcimento danni, che già di per sé non sono poche. Il Comune di San Felice Circeo accelera quindi sulla manutenzione delle strade e nella seduta di ieri la Giunta del sindaco Giuseppe Schiboni ha approvato un atto d'indirizzo che prevede il rifacimento di gran parte dei tratti viari del paese, molti dei quali oggi versano in condizioni tutt'altro che ottimali. Per farlo, l'amministrazione ha ipotizzato di utilizzare le somme provento delle pratiche di conciliazione dei beni di demanio civico.
Gli atti amministrativi approvati sono due e riguardano uno San Felice Circeo, l'altro Borgo Montenero. Il primo contempla interventi in via Lepido, via Colombo, sul lungomare, piazzale Vittoria, via Tiberio Imperatore, viale De Gasperi, via del Principe e via del Pignolo. Strade che – si legge - «risultano fortemente ammalorate a causa di numerosi interventi di attraversamento per nuovi allacci dei sottoservizi, interventi di riparazione degli stessi e in molti casi a causa delle radici degli alberi posti a margine della carreggiata». Stesso discorso per Borgo Montenero, dove in via Matteotti e in via IV Maggio la situazione è diventata critica per le radici sporgenti dei pini.
«Tale situazione – si specifica nella delibera – genera notevoli difficoltà al traffico veicolare e pedonale transitante sulle strade suddette, oltre che risultare possibile causa di cadute per pedoni, ciclisti e motociclisti, con i conseguenti contenziosi e perdite economiche per l'Ente». Un problema ben noto al Comune di San Felice Circeo e a tanti altri enti locali, spesso costretti a fare i conti con parecchie richieste di risarcimento danni.
La parola d'ordine è dunque "prevenzione". Attraverso i lavori di rifacimento del manto stradale, con eliminazione delle radici, il Comune cerca di migliorare le condizioni di sicurezza delle strade elencate in precedenza. Un intervento che, si diceva, troverà copertura finanziaria grazie alle somme introitate con le pratiche di conciliazione: per lo svincolo dei soldi sarà inoltrata un'istanza alla Regione Lazio. Alla proposta di delibera il responsabile del settore finanziario ha apposto solamente il "visto": si tratta di un atto d'indirizzo – specifica – e non viene quantificata la spesa né si dice nulla in merito alla disponibilità residua degli introiti delle conciliazioni.