I timori di una mancata comunicazione ufficiale sui fondi destinati al teatro romano dal Mibact possono rientrare. L'intervento, finanziato con due milioni di euro all'interno della Programmazione Strategica Nazionale, rientra tra i 17 selezionati dal ministro Dario Franceschini, in aggiunta ai 18 del Piano strategico "Grandi progetti Beni culturali". In tutto 35 interventi sparsi in italia, che interesseranno siti storici e archeologici importanti come il parco archeologico di Ostia Antica, il planetarium delle Terme di Diocleziano, il Lazzaretto Vecchio a Venezia, la Reggia di Caserta, il museo archeologico di Matera e quello di Reggio Calabria. Solo per citarne alcuni.
Il provvedimento, dopo aver avuto il parere positivo del Consiglio superiore dei Beni culturali è passato anche alla Conferenza Stato-Regioni. Ora dovrà solo arrivare il parere della Corte dei Conti, per la copertura della spesa. Ma si tratta di soldi relativi a un programma 2007-2013 non spesi, dunque con soldi sonanti già esistenti.
Due anni per chiudere i lavori
Alcuni aspetti del progetto sono visibili nella scheda sintetica pubblicata sul sito del Mibact alla sezione "Cantieri della Cultura". «Recupero, conservazione, valorizzazione e implemento della fruizione dell'intera area archeologica», si legge. I lavori saranno attuati dal Comune in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio, e «contribuiranno anche alla riqualificazione urbana e al suo inserimento all'interno del Progetto Appia Regina Viarum». Entro il 2019 il cantiere «avrà consolidato e restaurato il teatro e avviato nuovi scavi». Incremento delle visite, sviluppo di un sito Internet, app didattiche, accessibilità a ipovedenti e non vedenti.
Fare presto
Indispensabile, dunque, indire un bando di gara non appena si avrà disponibilità dei fondi. Al Comune l'onere e l'onore. Il progetto complessivo dovrebbe costare circa 3,5 milioni di euro, ma un finanziamento allo studio della Soprintendenza e i ribassi d'asta potrebbero aiutare a restare più bassi. Ci sono due anni di tempo, poi si raccoglieranno forse i frutti di cotanta bellezza.