«State aggiungendo ulteriore cubatura ad aree in cui mancano verde e servizi». Severo e netto il giudizio del Partito democratico sulla proposta della giunta comunale di consentire nel quadrante di Nord Ovest, in particolare nel quartiere Calcatore, modifiche alle previsioni della variante per consentire ai proprietari di edificare dividendo i comparti originari in sub-comparti. La faccenda è tecnica, ma riguarda i cittadini. Come ha spiegato l'assessore Pierpaolo Marcuzzi, con delega all'Urbanistica, nei territori interessati dalla variante negli anni sono state edificate abitazioni abusive, poi sanate che non consentono più il rispetto delle originarie norme di attuazione. In buona sostanza i privati proprietari di quelle aree, convenzionate con il programma urbano, non possono costruire. «Dividendo in due sub-comparti, si darebbe la possibilità di sbloccare lavori - ha spiegato Marcuzzi - anche per realizzare i servizi».

Ma dal Pd non c'è stata alcuna apertura (e anche il resto della minoranza ha votato contro): «L'obiettivo delle varianti era quello di evitare le micro-abitazioni. Aprire alla stagione sub comparti significa che prendiamo le varianti e le buttiamo via - ha tuonato il capogruppo Alessandro Di Tommaso -. Bisogna avere il coraggio anche di dire di no, non riqualifichiamo facendo sub-comparti per poter costruire in piccoli appezzamenti di terreno. Sappiate che siete responsabili di aprire una nuova stagione di devastazione del territorio. Diamo verde, diamo servizi, armonizziamo il territorio, creiamo collegamenti. Quindi: fermiamoci». Di Tommaso ha chiesto al Consiglio di «lanciare un messaggio chiaro ai furbetti che hanno costruito a suo tempo su un terreno vincolato. Diciamo no all'idea di andare avanti per escamotage». L'appello, condiviso da Forza Italia e Ncs, non è stato invece accolto dalla maggioranza, che ha approvato la proposta presentata dalla giunta.