Scoppia la polemica (e anche l'ironia), sul provvedimento col quale il sindaco di Campodimele Roberto Zannella ha emesso l'ordinanza di chiusura di alcune strade per consentire la "braccata" al cinghiale. Quasi 30 giorni, distribuiti nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il divieto riguarda l'ex 48, Pietramaiorana, Valleberta, Madonna delle Grazie-Vallevia, Vallemarola, Muro la botte, Costa dei grassi. Strade transennate, su cui però arriva pronto l'intervento del consigliere di minoranza Erica Scarsella: «Un sindaco attento alla sicurezza dei propri cittadini fa sempre piacere», attacca. «Siamo sicuri che saprà tutelare anche il bisogno di chi, nei giorni di chiusura delle strade per permettere la battuta di caccia nonostante un'ampia azienda faunistica a disposizione, o avrà necessità di raggiungere i propri campi per la raccolta delle olive, possiamo suggerire di fornire giubbotti antiproiettile e caschi protettivi». Polemica anche sulla vigilanza, pure garantita dal primo cittadino alla Regione. Due i vigili urbani di Campodimele, ricorda Marsella. «Un lavoro insostenibile controllare tutti quegli accessi, a meno che non fornisca un teletrasporto». La chiusura delle strade sarà sempre dalle 9 alle 16. Cinque giorni a ottobre, sei a novembre, nove giorni a dicembre e gennaio.
Strade chiuse per la caccia al cinghiale, l'opposizione: "Mancano solo i giubbini antiproiettile"
Campodimele - Erica Marsella della minoranza critica la decisione del sindaco Zannella: scarsa sicurezza e pochi agenti