Salgono a 17 i Comuni della provincia di Latina che si sono impegnati a favorire l'integrazione dei migranti attraverso politiche sociali di concerto con la Prefettura e le associazioni che gestiscono i centri di accoglienza. Ieri mattina infatti anche i sindaci di Sezze e Formia hanno siglato in Prefettura un protocollo d'intesa in tal senso e tra i punti salienti è prevista la possibilità di chiamare i migranti presenti sul territorio a svolgere, a titolo volontario, lavori socialmente utili, cosa che avviene già in altre città. Il documento è stato altresì firmato dalle cooperative e associazioni che operano nelle due città, ossia Gus e Artinsieme per Formia e Karibù e il Quadrifoglio per Latina.  Il programma di adesioni con protocolli è stato promosso dal Prefetto Pierluigi Faloni al fine di rendere ottimale l'accoglienza dei migranti.
Come si sa in questi mesi non sono mancate tensioni sia per l'arrivo di nuovi migranti che per la presenza di strutture in alcuni centri molto piccoli. All'inizio dell'anno alcune amministrazioni avevano lamentato il loro scarso coinvolgimento nelle scelte delle cooperative assegnatarie del servizio di accoglienza, affidato con appalto della stessa Prefettura. In questo momento in tutta la provincia di Latina sono ospitati 2901 profughi e si trovano all'interno di strutture in convenzione utilizzate da coop e associazioni che si sono impegnate, oltre che ad offrire vitto e alloggio, ad attuare progetti di integrazione e corsi di lingua e conoscenza della cultura e delle leggi basilari vigenti, nonché sulla reale possibilità di ciascuno di ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato.
Positivi i commenti al protocollo di ieri che va «a completare un programma di integrazione e accoglienza sempre più esteso sul territorio».  Inizialmente avevano aderito sei amministrazioni, ora salite appunto a 17.
I progetti già attuati per i lavori socialmente utili vedono impegnati i migranti nei servizi di raccolta dei rifiuti, assistenza davanti alle scuole ma anche formazione e scambio culturale nelle scuole.
Poi ci sono esempi particolarmente significativi di integrazione, uno di questi proprio a Formia dove gli ospiti del Gus hanno dato vita ad una squadra di calcio che milita nel campionato dilettati del sud del Lazio, mentre la cooperativa Karibù ormai da tempo porta avanti un laboratorio di sartoria con la collaborazione di donne rifugiate.
Non mancano le ombre nella rete dell'accoglienza: la cronaca ha fatto registrare anche nelle scorse settimane proteste in alcuni centri per la scarsa qualità del cibo e il ritardo nella erogazione del contributo giornaliero che spetta ai migranti ospiti e pari a due euro.
I Comuni di Formia e Sezze, ma anche gli altri firmatari, hanno insistito in questi mesi perché la collocazione dei migranti continui ad essere attuata in piccole strutture per evitare «ghetti» e proteste dei residenti.