I rottami di un aereo impiegato nel corso della Seconda Guerra Mondiale sono stati trovati nell'area montana di Castelforte dai componenti dell'associazione Linea Gustav Fronte Garigliano, che da anni opera sul territorio con attività di ricerca e studio degli eventi legati all'ultimo conflitto mondiale, finalizzata alla valorizzazione del territorio ed alla divulgazione storica. Il ritrovamento, a 73 anni di distanza, è avvenuto nel corso di una delle uscite ricognitive dei componenti dell'associazione, i quali hanno rinvenuto alcune lamiere caratterizzate da una fitta rivettatura tipica delle costruzioni aereonautiche.
«Abbiamo intensificato le ricerche nell'area- hanno affermato gli esponenti dell'associazione Linea Gustav Fronte Garigliano-, al fine di rinvenire qualche elemento che ci potesse confermare che i pochi rottami rinvenuti appartenessero effettivamente ad un aereo. Ed infatti, dopo diverse ore di lavoro, la conferma ci è arrivata dal ritrovamento di una targhetta di ottone, sulla quale sono riportati diversi dati tecnici, numeri seriali ed una matricola. Per avere maggiori certezze, abbiamo chiesto supporto all'Associazione Salerno Air Finders, specializzata nel recupero di questo tipo di reperti. Ebbene dopo un'attenta verifica, ci è stato che la stessa appartiene ad un aereo, nella fattispecie un "Supermarine Spitfire" risalente alla Seconda guerra mondiale». Un velivolo di fabbricazione britannica utilizzato nell'operazione Strangle dall'unità RAF e USSAF in una serie di operazioni di interdizione aerea, per interrompere le rotte di approvvigionamento tedesche a nord di Roma dal 24 marzo 1943, fino alla liberazione di Roma nella primavera del 1944. L'associazione, che sta svolgendo indagini storiche per accertare le circostanze che hanno determinato la presenza dei rottami rinvenuti, attraverso fonti francesi, suppone che il velivolo abbia tentato un atterraggio di fortuna sulla pista per Piper Cub situata poco distante dal luogo di rinvenimento. Una pista che fu allestita per supportare lo sforzo bellico in procinto dell'Operazione Diadem, per l'evacuazione dei feriti più gravi dalla prima linea.