Nei giorni in cui impazza la polemica sulla scelta del Comune di usare gli incassi della vendita dei terreni di uso civico per pagare la ditta dell'illuminazione pubblica, arrivano 300 firme dalla contrada San Magno per chiedere la messa in sicurezza del territorio. L'associazione "Amici diversi" guidata da Paola Lorello ricorre all'articolo 12 dello Statuto comunale e al regolamento per le petizioni popolari, per chiedere al sindaco Salvatore De Meo una serie di interventi urgenti in periferia. Dalla messa in sicurezza del canale di raccolta delle acque piovane di via Ardito, al rifacimento del manto stradale, passando per l'illuminazione pubblica tra via Ardito e via Madonna della Rocca e alla messa in sicurezza delle cisterne di accumulo acqua. Fino alla realizzazione della rete fognaria.

Lorello ha delegato Mariopio Di Veglia di raccogliere le firme, ovvero colui che riuscì a raccogliere 740 sottoscrizioni per l'installazione di una fontanella pubblica in piazza De Gasperi. Nella lettera indirizzata a De Meo e al Consorzio di Bonifica del Sud pontino, si fa riferimento ai grossi rischi che i residenti corrono in caso di forti piogge. Menzionato l'episodio di due anni fa, quando «una bomba d'acqua - scrivono i residenti - colpì via Vardito e tutte le case furono investite dalla furia dell'acqua che il canale, in alcuni punti inesistente, non riuscì a trattenere riversando una enorme quantità di acqua a valle allagando le abitazioni e trascinandosi dietro enormi quantità di detriti». In contrada Querce, nel 1991 morirono tre persone trascinate dall'acqua, ricordano ancora i residenti di San Magno, che ora vogliono farsi ascoltare con lo strumento popolare della petizione. In pochi giorni sono state raccolte 300 firme (a fronte delle 200 necessarie), segnale che la problematica è sentita. «Richiamandola - scrivono al sindaco - agli impegni presi in campagna elettorale e negli indirizzi programmatici da Lei dichiarati ad inizio dei suoi mandati amministrativi relativamente al miglioramento delle condizioni delle contrade».

Il primo cittadino dovrebbe farsi portavoce anche con Aqualatina per la realizzazione delle fognature, lì dove sono ancora assenti. «Specificatamente in via Ardito, via Madonna della Rocca, via Valle Vigna, via Colle Troiano, via Torricelle, traverse di via Ponte Gagliardo, via San Magno e di tutte le zone non menzionate che ancora ne sono sprovviste». Ora l'associazione attende un riscontro. Anzi, «un tempestivo, concreto e istituzionalmente doveroso riscontro».