Sono ancora tenuti a bagnomaria ma non nella vasca Open come vorrebbero, chiusa per il secondo inverno a doppia mandata. Le squadre della Latina Pallanuoto e Antares Nuoto reduci da un anno di pendolarismo tra una vasca e un'altra della provincia stanno aspettando una risposta dal Comune dopo due mesi di trattative e dopo aver dato massima disponibilità per la gestione economica a tre della struttura aperta di via dei Mille a cui sono legati i destini di due squadre e del nuoto agonistico. Ieri la vicenda doveva essere affrontata anche in commissione sport ma il punto è stato riaggiornato alla prossima settimana. Ora la ripartizione dei costi si è fatta ancora più onerosa perché il Comune dopo aver fatto una stima con gli uffici dell'ammontare complessivo delle utenze (circa 77mila euro) ci ha ripensato inserendo anche i fattori di rischio nella somma, la possibilità di bollette più alte e di eventi imponderabili. La dirigente Lanzillotta e l'energy manager hanno rimodulato la cifra chiesta e necessaria per gestire le utenze portandola a circa 100mila euro a cui andrà aggiunto un 20% di costi per la manutenzione e gestione dell'impianto. Una cifra che, in termini pratici, porterà a far pagare la Open da parte dei club circa 116 euro l'ora su una struttura senza bagnini e spogliatoi. Nonostante queste previsioni di spese ancora una volta la Latina Pallanuoto e l'Antares nuoto hanno accettato di andare fino in fondo per riavere la possibilità di utilizzare la struttura e l'hanno comunicato in una nota congiunta al Comune. Ma i club sono stati fermi su un punto come spiega il presidente della Latina Pallanuoto Francesco Damiani. "Noi con senso di responsabilità e chiarezza abbiamo accettato anche l'ipotesi più onerosa – spiega Damiani – ma abbiamo preteso trasparenza dal Comune e di poter fare pagamenti periodici posticipati (anziché anticipati) previa consultazione del consumo reale delle utenze". Il senso è avere la certezza dei reali consumi che al momento sono solo tarati su una stima e averne trasparenza documentale. Nel frattempo sembra che il Comune stia dialogando con la Nuoto 2000, li abbia informati della manifestazione di interesse ricevuta dalle squadre e abbia chiesto conto della disponibilità, nelle more di questo processo che includerebbe una modifica della convenzione da portare in consiglio comunale, a riaprire la piscina scoperta. Potrebbero essere giorni decisivi per arrivare ad un punto atteso dalle squadre e da tante famiglie. "Ad oggi abbiamo il settore giovanile fermo e distribuito su varie piscine e tanti atleti senza preparazione – dice Damiani – abbiamo accettato tutte le condizioni, ora aspettiamo una risposta dal Comune. Non perdiamo la fiducia in una soluzione, quella che auspichiamo per riportare la pallanuoto in città".
Piscina scoperta, ancora nessuna novità: le squadre vogliono garanzie
Latina - Atleti in attesa di una risposta dal Comune sull’impianto chiuso da due inverni. Ma dal palazzo comunale non arrivano segnali