Diventa spinoso il caso della scuola Lama, che il Comune vorrebbe chiudere per il calo di iscrizioni subito negli anni. I genitori continuano a dare battaglia, ma stando ai dati in possesso del Comune, sono solo 117 i bambini tra scuola dell'infanzia e primaria nel plesso scolastico di via Giacomo Leopardi. E il numero, dal 2014 ad oggi, appare in continua discesa. Un dato in controtendenza, sembrerebbe, rispetto al numero complessivo del Don Milani, che comprende il Lama: l'istituto è passato complessivamente da 1429 iscritti del 2014-15 a 1583 iscritti attuali. Ma evidentemente questi incrementi di iscrizioni non riguardano l'infanzia e la primaria del Lama.

Su questo l'amministrazione comunale vuole fare chiarezza. Perché sono questi i numeri che hanno spinto la giunta Procaccini a proporre il trasferimento, a partire dall'anno prossimo, degli alunni nella sede della "Elisabetta Fiorini", ristrutturata con un milione di euro. Secondo il comitato dei genitori - che in questi giorni ha raccolto 200 firme e sta scrivendo a Regione, Provincia, Miur, Procura della Repubblica e addirittura all'Anticorruzione - le iscrizioni non sono in calo. Anzi, ci sarebbe una lista d'attesa di 39 alunni per l'anno in corso, e alcuni genitori sarebbero pronti a testimoniare di aver ricevuto un "no" alla richiesta di iscrivere i propri figli al Lama, perché già pieno. Dove sta la verità?
Dai dati in nostro possesso sul Lama, si evince che se nell'anno 2014-2015 gli alunni tra infanzia e primaria erano 140 mentre nell'anno in corso sarebbero 120. Ma se prima edifici non ce n'erano, dall'anno prossimo, una volta pronta, la "Elisabetta Fiorini" potrebbe ospitare tutti agevolmente.

Sulla proposta di accorpamento, il 22 novembre scorso si è espresso il Consiglio d'Istituto del Don Milani. Anzi, non si è espresso. Il parere non è stato rilasciato perché considerato superato dal "no" arrivato dalla Provincia. Qualche settimana prima, la seduta era saltata per assenza del numero legale. Anche questo appare irrituale. Perché con numeri alla mano e ragioni da spendere, un parere - finanche negativo - poteva essere espresso. Anche perché qualcuno dovrà prendere una decisione. E spiegare perché, ad esempio, l'istituto Don Milani è sovradimensionato ma un suo plesso, il Lama, registra flessioni. O a quali plessi fa riferimento la lista d'attesa agitata dai genitori degli alunni per smentire il calo di iscrizioni. Perché l'amministrazione comunale, in base ai dati raccolti, potrebbe anche decidere di mantenere il plesso Lama. A patto che la sua tesi sia smentita.