La raccolta rifiuti è considerata da parecchi anni a questa parte uno dei talloni d'Achille delle amministrazioni comunali di Pontinia. Un servizio che ha esposto la compagine di governo di turno a critiche, talvolta anche pesanti, da parte dell'opposizione. Ma ora, dice il consigliere Valterino Battisti, delegato all'Ambiente, le cose dovrebbero migliorare. 

I problemi «di sempre»
Il dato da cui partire e che invece spesso viene ignorato o passa in secondo piano è quello relativo all'estensione del territorio di Pontinia e alla sua conformazione. Parliamo di un'area di circa 112 chilometri quadrati, principalmente agricola, in cui insiste anche un'area industriale. La presenza di una "periferia" così estesa rende difficile fronteggiare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. Il problema principale è l'inciviltà delle persone, ma sulla prevenzione anche la politica ha le sue colpe. Laddove si poteva intervenire non è stato fatto o perlomeno non sono stati adottati provvedimenti adeguati. Ad esempio su via lungo Ufente-Migliara 49 sinistra, dove una telecamera è installata, ma senza alcun risultato. I rifiuti venivano e vengono abbandonati e la loro rimozione tocca sempre al Comune, con esborso di denaro e un peggioramento, ovviamente, dei risultati della differenziata. Per quel che riguarda la videosorveglianza, l'Ente ha chiesto un finanziamento e attende ora risposta dalla Regione.


Tasse, polemiche e investimenti
Le percentuali di raccolta differenziata del Comune di Pontinia non sono eccelse. Secondo quanto detto nell'ultimo Consiglio comunale si aggirano attorno al 42 per cento. Molto meno rispetto ad altri territori vicini. C'è però da dire che Pontinia può vantare le tariffe più basse della provincia, anche ora che sono stati effettuati degli aumenti dettati dalla necessità di effettuare investimenti per arrivare finalmente al 65 per cento. «Sono stati acquistati già tremila contenitori per i rifiuti da distribuire nelle aree di campagna - afferma il consigliere Battisti - dove ora sarà esteso il servizio porta a porta. Dopodiché inizieremo a pensare al centro urbano, che per le sue caratteristiche necessità di un sistema di raccolta differente. Stiamo pensando alle isole ecologiche informatizzate. Oltre a ciò, sono in corso le procedure per l'acquisto di alcuni compattatori per migliorare ancor più il servizio, che, ricordiamo, è svolto dalla nostra società partecipata. E grazie alla "Trasco" riusciamo a mantenere "calmierate" le tariffe».