Tasse non pagate o solo in parte. L'evasione e l'elusione fiscale pesano parecchio sulle casse del Comune di San Felice Circeo. E c'è pure chi, nonostante gli accertamenti notificati, continua a non pagare. Ma ora scatta il recupero coattivo.
Non lasciano grossi margini d'interpretazione i numeri contenuti in recenti determine dell'ufficio Tributi. A finire sotto la lente sono soprattutto l'imposta comunale sugli immobili (Ici, poi Imu) e la tassa sui rifiuti (Tarsu, Tares e Tari). Tante le posizioni irregolari che sono state scovate in questi mesi, anche grazie al contributo di una società esterna chiamata a fornire supporto agli uffici. La carenza di personale si fa puntualmente sentire. Con difficoltà il Comune, specie in alcuni settori, riesce a far fronte al lavoro ordinario. Per cui, anche per evitare il rischio di prescrizione dei crediti – parliamo di somme del 2012 -, l'Ente ha deciso di affidarsi a una ditta specializzata.
Gli incassi relativi a Imu e Tarsu di cinque anni fa sono stati inferiori, rispetto a quanto effettivamente dovuto dai contribuenti, per circa un milione e mezzo di euro. Le somme maggiori, essendoci anche parecchie seconde case, sono quelle relative all'imposta sugli immobili. Per l'Imu, infatti, sono stati calcolati mancati incassi per 997.759 euro, pari a 337 avvisi emessi; per la Tarsu, invece, 542.642 euro, per un totale di ben 1.899 solleciti di pagamento inviati ad altrettanti contribuenti. Anche se l'Ente ha effettivamente scovato i morosi, tra "furbetti" e chi effettivamente può aver commesso qualche errore materiale, non significa che queste somme adesso saranno incassate. In via prudenziale, il Comune ha previsto introiti nella misura del 30 per cento. Le cifre restanti, invece, sono state inserite nel fondo crediti di dubbia esigibilità.
Come si diceva in premessa, c'è pure chi, nonostante gli accertamenti notificati, ha continuato a non pagare. È il caso dell'Ici per il 2010-2011, che ha fatto registrare minori incassi. Ben 1.046 le posizioni ancora irregolari, per le quali il Comune procederà ora con la riscossione coattiva, che – secondo stime provvisorie – dovrebbe fruttare almeno 376mila euro.