È la prima volta che succede: la Regione ha accettato i piani di dimensionamento scolastico dei Comuni di Latina e Terracina nonostante la Provincia li avesse bocciati entrambi. È vero, la Provincia è un organo consultivo e ha il solo compito di inviare i propri pareri alla Regione. Non c'è nulla di illegale, dunque, nella mossa dei due Comuni ma «non è mai successo che la Regione, che non vive il territorio, ribalti i pareri della Provincia - spiega il consigliere comunale di Latina e provinciale, Giovanna Miele - A Latina, Lbc non ha ascoltato i cittadini, tantomeno la Provincia, che invece aveva preso in considerazione le rimostranze delle scuole e dei genitori. Avevamo motivato la scelta col benestare di tutti».
Latina, il caso piazza Dante
Così, nello stupore di tutti, quello che veniva contestato da molti, in primis da alcuni dirigenti scolastici, si è avverato: le elementari di piazza Dante, che fanno capo alla Giovanni Cena, verranno accorpate con le medie della Volta, mentre Pantanaccio e via Ezio (scuole dell'infanzia) e Gionchetto (primaria) andranno alla Giovanni Cena. Questo è ciò che voleva il Comune sin dal principio ed è per questo che l'amministrazione Lbc, dopo aver ottenuto un sonoro «No» dall'ente di via Costa, si sarebbe recata direttamente in Regione, dove avrebbe ottenuto l'appoggio necessario per il via libera al Piano di Dimensionamento. Chissà se in questo caso le prossime elezioni regionali e il potenziale appoggio della compagine di Latina Bene Comune all'attuale governo della Pisana non abbiano svolto un ruolo chiave per far imporre il volere del Comune sul futuro delle scuole nel territorio del capoluogo.
Terracina e la chiusura del "Lama"
Lo stesso iter è stato seguito dall'amministrazione di Terracina, dove l'unico cambiamento sostanziale era la chiusura del plesso Francesco Lama a partire dal prossimo anno scolastico, con conseguente spostamento degli alunni nell'edificio della scuola elementare Elisabetta Fiorini, attualmente è in fase di adeguamento ed efficientamento energetico. Il caso ha destato polemiche, e il PD, che a Terracina è in minoranza, aveva gridato allo scandalo quando la Provincia aveva bocciato il piano di dimensionamento accusando l'amministrazione comunale di essere incapace e inefficiente. Ora il risultato è il seguente: l'amministrazione comunale, che come quella di Coletta aveva deciso di chiedere una revisione direttamente alla Regione, vede ottenere l'ok al piano nonostante il «No» della Provincia.
Le modifiche attese
Per quanto riguarda le altre novità attese, a Latina vengono attivate l'articolazione accoglienza turistica, l'articolazione servizi sala e vendita, oltre all'opzione prodotti dolciari artigianali e industriali presso il Pacifici De Magistris di Sezze. Altre novità nella città di Latina, a partire dall'attivazione dell'indirizzo arti ausiliare delle professioni sanitarie-ottico presso l'Einaudi Mattei e dell'indirizzo trasporti e logistica presso il Galilei Sani. Sempre a Latina, presso il liceo artistico arrivano 4 nuovi indirizzi: audiovisivo e multimediale; arti figurative curvatura grafico-pittorico; arti figurative curvatura plastico-pittorico; design curvatura industria.
Non è certamente casuale che l'assessore regionale che ha la competenza sul tema scuola sia Massimiliano Smeriglio. Infatti tra il vicepresidente della Regione e il sindaco di Latina Damiano Coletta c'è un feeling non da poco e questo assist fornito da Smeriglio sarà una ragione in più, per il sindaco e per Latina Bene Comune, per sostenere la coalizione di centrosinistra che ripropone Nicola Zingaretti alla presidenza della Regione Lazio.