Sanità, rifiuti, pubblica amministrazione, infrastrutture e poi ancora l'industria e lo sviluppo. Il segretario della Cisl Roberto Cecere traccia il bilancio di fine 2017 e dipinge un chiaroscuro a cui serve necessariamente una scossa, un cambio di passo. Chi può darlo? Tutti insieme secondo Cecere, politica, sindacati e industriali.
«Un anno ancora troppo fermo, il 2017 - ha detto il segretario generale della Cisl incontrando questa mattina al circolo cittadino i giornalisti - Ora è il momento di muoversi per aprire le porte al 2018 nel migliore dei modi e aprirsi a nuovi posti di lavoro. Ci impegneremo su diversi settori perchè al momento è tutto fermo, non si può solo tirare a campare e pensare al proprio orticello, tutti devono impegnarsi affiché l'economia in questa provincia torni a muoversi». Cecere ha fatto il punto su vari settori, in ordine sparso. Ha ricordato il dato positivo dell'uscita della sanità laziale dal commissariamento: «E' un aspetto importante, ma non è sufficiente. Nella sanità bisogna fare molto di più. La situazione del pronto soccorso del Goretti, sotto queste feste, era allarmante. Servono inoltre più posti letto». Dall'ospedale al tribunale, altre note dolenti. «La sezione lavoro è sottodimensionata e le cause si prolungano eccessivamente. I diritti dei lavoratori sono a rischio, perché chiediamo un potenziamento concreto della sezione del tribunale dedicata alle cause di lavoro».
Una delle battaglie portate avanti con maggiore convinzione in questi mesi dalla Cisl è certamente quella per la realizzazione della Roma-Latina. «Ad aprile il Consiglio di Stato dovrebbe finalmente mettere la parola fine a questa vicenda. Ce lo auguriamo perché si trascina da troppo tempo. La nostra provincia ha bisogno di queste infrastrutture, sono fondamentali per lo sviluppo economico. E poi, non dimentichiamolo, porteranno almeno 1500 posti di lavoro».
Cecere poi approfitta per dare una scossa ai sindaci della provincia pontina. «Devono fare di più, non possono limitarsi ad amministrare una volta che sono eletti. Devono essere i leader della crescita e del cambiamento delle loro città: noi saremo al loro fianco». Sempre in merito alle pubbliche amministrazioni, Cecere sottolinea come «quasi tutti i Comuni sono sottodimensionati a livello occupazionale. Quasi il 30% in meno di quanti ne servirebbero. Solo a Latina mancano 500 dipendenti: mi chiedo come sia possibile pensare di riuscire a garantire servizi sufficienti se non si ha il personale per offrirli».
Lavoro, sanità e pubblica amministrazione, la Cisl: "Serve una scossa"
Latina - Il segretario provinciale del sindacato Roberto Cecere ha riassunto i punti salienti del 2017 annunciando quelle che saranno le priorità per il prossimo anno