Il tavolo di confronto sulle scuole paritarie sembra dare i primi risultati incoraggianti. Questa mattina c'è stata la prima riunione e sono arrivate alcune proposte per risolvere il problema delle congregazioni religiose e della scadenza delle convenzioni. I rappresentanti dell'opposizione, le famiglie e i rappresentanti dell'Ucid, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, hanno ribadito la contrarietà all'ipotesi di trasformare le paritarie religiose da comunali a private. La stessa amministrazione comunale di Latina è apparsa più propensa a trovare una soluzione che vada incontro alle richieste dei genitori, proponendo la strada di una nuova convenzione, come avanzato dalla consigliera Maria Grazia Ciolfi. L'opposizione in Consiglio comunale ha invece presentato una proposta che sarà trasformata in mozione per il prossimo consiglio comunale. L'Ucid, con il segretario  Benedetto Della Site, ha invece presentato una sua soluzione, ribadendo la necessità di portare a termine il ciclo di studi avviato e dunque di prorogare la permanenza delle suore almeno fino al 2020 e nel frattempo chiedere un parere all'Anac. 

"Su mandato dei genitori che ci hanno inviato a prendere parte al tavolo tecnico, e grazie alla disponibilità da parte della Amministrazione Comunale a dotarci degli elementi necessari alla ricostruzione di un quadro completo della vicenda, precisiamo che con i nostri legali abbiamo analizzato e trovato delle soluzioni in sintonia con i principi costituzionali di sussidiarietà e di legalità richiamati dalla Amministrazione- spiega il segretario dell'Ucid Benedetto Della Site che è anche portavoce dell'osservatorio fra le associazioni impegnate a sostegno della famiglia e della libertà di educazione (UCID, Associazione Italiana Genitori, DNF, Steadfast Onlus). - Tali soluzioni saranno esposte nei prossimi giorni direttamente all'Amministrazione Comunale -con cui restiamo in contatto - e agli altri soggetti coinvolti. Crediamo si possa trovare una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti coinvolte. Oggi abbiamo anticipato la nostra opposizione circa l'invito ad acconsentire alla trasformazione della scuola paritaria per l'infanzia da comunale a paritaria privata, allo scopo, significhiamo che peculiare criticità assume la pretesa di interrompere l'efficacia delle concessioni sin dall'anno scolastico 2018/2019, in danno all'affidamento delle famiglie che hanno iscritto i propri bambini sulla scorta di un Piano dell'Offerta Formativa (POF) che basa il suo fondamento su ciclo curricolare triennale, come disposto dalla legge sulla cd. 'Buonascuola', l. 107/2015, la quale prevede espressamente l'articolazione in PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) del POF scolastico, in quanto "programmazione culturale didattica educativa ed organizzativa", con accentuazione quindi anche sugli aspetti più generalmente educativi ed organizzativi, peraltro opportunamente enfatizzati anche dall'art. 13 del Regolamento comunale sul funzionamento delle Scuole per l'Infanzia paritarie approvato nel corso del 2016 dal Comune di Latina.

In considerazione delle difficoltà organizzative di rinnovata sostituzione del servizio scolastico, stante la ristrettezza dei tempi rispetto allo spirare dei termini di iscrizione scolastica per l'anno prossimo (e la impossibilità che le famiglie possano, al riguardo, svolgere una adeguata valutazione dei termini di un POF che andrebbe presentato dall'aggiudicatario di una gara d'appalto il cui bando è ancora da presentare ed approvare) ci permettiamo di suggerire lo slittamento, del resto naturale, dei termini di efficacia della disdetta alla fine dell'anno scolastico 2020, onde far completare il triennio appena iniziato. Nel contempo, l'Ente potrebbe opportunamente richiedere all'ANAC un parere preventivo di legittimità del sistema attuale delle concessioni, in ragione della peculariatà del servizio scolastico, sia in termini di assenza di valenza lucrativa dello stesso - tale da sottrarlo alla previsione dell'evidenza pubblica generalizzata di cui al dlgs. 501/2016 - sia di costi del personale didattico - che inciderebbe sulla stessa efficienza dell'azione amministrativa in punto di maggiori oneri comunali in caso di applicazione pedissequa del CCNL di riferimento -, osservando che tali peculiarità andrebbero in ogni caso considerate nella redazione dei criteri di partecipazione ed aggiudicazione dell'eventuale procedura di gara, se del caso ad indicarsi come necessaria dall'ANAC.