In pochi giorni era impossibile cambiare volto al servizio di raccolta rifiuti, ma la nuova azienda dei Beni Comuni sta lavorando a pieno regime, acquistando nuovi mezzi e provvedendo a reperire altri cassonetti. A dirlo il presidente di Abc Demetrio De Stefano stamattina nella trasmissione "Le cose in Comune" in merito ai problemi legati alla raccolta nei quartieri e alle montagne di sacchetti rifiuti che si concentrano a ridosso dei cassonetti in alcuni punti della città. "Sono ottimista ci siamo attrezzati con altre quattro macchine noleggiate – ha detto De Stefano - nel nostro programma c'è l'avvio della raccolta differenziata entro l'anno, dobbiamo acquistare i nuovi mezzi ma per farlo ci vogliono i finanziamenti, nel giro di tre quattro mesi dovrebbe darci il mutuo attivato presso la Cassa Depositi e prestiti, entro sei mesi dovremmo avere la nuova flotta per coprire la città al 100 %". De Stefano ha spiegato che i cassonetti spariranno e per questa ragione "non posso comprare oggi cassonetti che fra quattro cinque mesi non ci saranno più, sarebbe uno spreco. Stiamo pensando di anticipare la differenziata porta a porta in alcuni quadranti della città e di reperire nel frattempo cassonetti di seconda mano".

Cosa è cambiato nella gestione del servizio? "E' cambiato poco – spiega De Stefano - siamo subentrati in una situazione difficile in un periodo dell'anno dove già in tempi normali la produzione dei rifiuti aumenta e si hanno delle difficoltà, siamo subentrati in una situazione di fallimento e anche con difficoltà normativa di difficoltà soggettive di entrare nel merito delle situazioni che Latina Ambiente viveva. I mezzi sono inadeguati, molti rottamati da officina, i cassonetti in numero non sufficiente e quelli esistenti non utilizzabili, rovesciati per terra e senza ruote e manici. Da dieci giorni stiamo lavorando h24 festivi e domenica, cosa che non era mai successa, e i miei mi dicono che entro oggi nelle zone segnalate le criticità saranno risolte. A macchia di leopardo ci sono zone in cui la logistica funzionava meglio altri meno". De Stefano ha definito "anomala" la pratica del riassetto ma ha ribadito l'impegno per il riassorbimento, in una seconda fase, degli interinali: "L'ho trovata onestamente solo a Latina e in altre poche parti d'Italia, il servizio dovrebbe funzionare a prescindere, anche la produttività dei lavoratori era tarati su quel target e va adeguata la modalità organizzativa. Se i rifiuti vanno per terra o il cassonetto è rotto o pieno o c'è un problema di cassonetto o c'è abitudine consolidata a lasciare per terra anche i sacchi che non fanno parte del servizi di ritiro nei giorni fissi. Si sono indotte le persone a essere un po' comode, la gestione del futuro è anche una questione di responsabilità, non puoi pensare che butti per strada perché c'è qualcuno ci pensa, se qualcuno ci pensa è un sistema che paghi". Per il presidente di Abc è poi una leggenda metropolitana che quello che si differenzia finisca tutto in discarica, come alcuni pensano. "Nelle realtà che ho gestito io non è mai successo, e comunque è facile controllarlo, dipende da quanto si introita, a Latina potremmo arrivare a ricavare un milione nel rapporto tra gestione, selezione e vendita. Se le bollette scenderanno dipenderà dai cittadini, dallo sviluppo della raccolta differenziata e da come verrà fatta. L'obiettivo è quello di recuperare materiale da raccogliere per il riciclo, dobbiamo mettere in piedi un circolo virtuoso. Il Pef? Ci stanno lavorando gli uffici ma mi risulta che sarà pari all'anno precedente, entro marzo avremo il nuovo piano industriale".