Non c'è pace nell'universo dei concorsi pubblici per vigili urbani. Dopo le recenti grane spuntate da una pronuncia cautelare del Tar sul primo avviso per la selezione di 10 vigili stagionali, potrebbe essere rettificato e ripubblicato anche il secondo avviso, quello relativo al reclutamento di 5 agenti di polizia locale a tempo indeterminato con part-time verticale. La procedura - avviata con concorso pubblico dopo aver espletato senza successo la mobilità obbligatoria ,e avendo escluso per dubbi di costituzionalità, il metodo dell'uso delle graduatorie esistenti in altri Comuni - è già in corso.

Il 5 gennaio scorso gli atti sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale, ma il tutto potrebbe ora subire uno slittamento per via di un requisito inserito in modo non molto chiaro. Si tratta della patente. Il bando richiede il possesso di una generica patente A (basta la B se conseguita prima del 1988). Il fatto è che la patente A si può conseguire solo a 24 anni. A meno che non si intenda la A1, che si può conseguire a 16 anni, o la A2, che si prende a 18 anni. La patente A intesa in modo letterale, andrebbe andrebbe ad escludere la fascia dai 18 ai 23 anni. Insomma, si ingenera confusione. Ecco perché è tutt'altro che escluso che, su consiglio del Segretario generale e dell'Avvocatura, il dirigente Giampiero Negossi possa rettificare il bando per renderlo più chiaro, equiparando le patenti e ampliando così la platea dei partecipanti. Una modifica che richiederà anche la riapertura dei termini per la presentazione delle domande.

La "svista", se così si può definire, è stata presa per tempo e, con una rettifica, eviterà i ricorsi ex post possibili da parte di possibili esclusi. Si dovrà attendere giugno, invece, per conoscere la pronuncia di merito del Tar sul ricorso presentato da tre candidati esclusi per il non possesso del requisito della residenza nel Comune di Terracina. Il ricorso ad un primo esame sommario non è parso al Tar infondato. Al Comune è già costato 1.500 euro di spese di giudizio.