Si è tenuto questa mattina l'incontro fortemente voluto, come ogni anno, dal vescovo della Diocesi Pontina, Monsignor Mariano Crociata, con i giornalisti in occasione della festa di Francesco di Sales, Santo Patrono degli operatori dell'informazione. Durante l'incontro, che ha visto presenti anche il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio, Paola Spadari, e l'associazione Stampa Romana, rappresentata da Gaetano Coppola, il Vescovo ha focalizzato l'attenzione sulla questione delle fake news, facendo da megafono al messaggio lanciato da Papa Francesco in occasione della 52esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. dal titolo «La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace». In particolare, ha posto l'accento su come al centro dell'informazione va sempre messa la persona, mentre al contrario oggi la tendenza è quella di concentrare l'azione comunicativa sulle notizie. Ecco perché resta centrale un aspetto non marginale che è quello di «informare e formare» le persone attraverso l'attività giornalistica. Infatti, per il Vescovo è da tenere presente l'esigenza del cammino di formazione per le persone. Più articolata è la questione circa l'informazione, specie alla luce di questa prospettiva delle fake news. «Ovviamente, la premessa è che si operi in buona fede», ha spiegato Crociata rimarcando che il giornalista è il «custode della notizia, come ci ricorda Papa Francesco. Per svolgere sempre bene questo lavoro, l'operatore dell'informazione deve avere coscienza dei propri pregiudizi, in quanto ciascuno di noi è portatore in partenza di preferenze e interessi, che ci deve portare a essere coscienti di non avere la verità assoluta». Infine, contro l'inganno delle fake news – secondo Crociata – il giornalista «deve puntare alla professionalità andando alla fonte e alla esattezza della notizia» ed esercitare «lo spirito critico nella verifica delle informazioni e delle fonti».
Poi il focus sulle attività pastorale della Chiesa a Latina. Il Vescovo Crociata ha indicato in modo specifico: «L'impegno nella carità e in particolare nel carcere di Latina con il servizio silenzioso del cappellano don Nicola Cupaiolo, dei salesiani, e degli operatori della Caritas con lo Sportello di Ascolto. Il lavoro in vista del Sinodo dei Giovani e dell'incontro che si terrà ad agosto a Roma, curato e animato dalla nostra Pastorale giovanile. L'attenzione al mondo degli adolescenti e dell'infanzia con i nostri convegni diocesani raccordati al cammino pastorale di quest'anno. Le visite alle parrocchie, importante strumento per conoscere da vicino le nostre comunità ecclesiali e sostenerle».