La trattativa tra Comune di Latina e Bankitalia per l'acquisto della sede in piazza della Libertà è in stato avanzato. «Manca solo da fissare il prezzo. vediamo quanto chiederanno e poi valuteremo». Così ieri si è espresso l'assessore al decoro urbano e alle manutenzioni Emilio Ranieri nella commissione urbanistica dove si discuteva del documento unico di programmazione per il suo settore relativo al 2018. Si parlava di decoro, manutenzioni e Patrimonio, dunque scontato soffermarsi sui gioielli di famiglia ma anche sulle mire future. E tra queste figura proprio il palazzo di Fondazione progettato da Oriolo Frezzotti che la Banca d'Italia vuole vendere in tempi rapidi, entro la fine del 2018. Per questo ci sono stati incontri tra i due attori della vicenda ed una manifestazione di interesse già arrivata dall'amministrazione.


"L'idea è quella di contrarre un mutuo di 25 anni - ha detto l'assessore - destinando qui la spesa di circa 300mila euro l'anno che il Comune spende per le stanze del Pegasol». Stanze che dovrebbero traslocare da lì all'ex albergo Italia, una volta terminati i lavori (partiti con grande ritardo ma in via di conslusione entro la fine dell'anno). L'idea accarezzata dall'amministrazione è quella di ricavare spazi per uffici comunali ed archivi. «Ci sono spazi interessanti per trasferire in quella sede gli uffici, archivi ma anche spazi ad uso pinacoteca e terrazze». Dalla relazione è emerso che sull'immobile andrebbe fatto uno studio perché concepito totalmente come una banca e con molti vincoli di sicurezza. Nel corso della commissione si è parlato anche della gestione dei parchi (priorità sarà dato all'affidamento del parco San Marco) e di come l'ente stia lavorando per ottenere le certificazioni sulla sicurezza degli edifici pubblici, ma anche del progettone. Al 19 febbraio il Comune andrà a Palazzo Chigi a verificare lo stato dei progetti che hanno ottenuto 18 milioni di euro.

E per la Banda d'Italia arriva la proposta del candidato alla Regione e al Senato Enrico Tiero: «Entro la fine dell'anno verrà ‘rottamata' la sede della Banca d'Italia e l'obiettivo comune tra i vari attori pubblici (Comune, Provincia e Regione) e politici (deputati regionali e parlamentari) intercettando fondi comunitari, deve essere acquistarla per trasformarla in un Museo della bonifica».