E' una storia che non ti aspetti, ma Roberto, un giovane imprenditore del settore turistico di Formia, la vuole raccontare ugualmente. Da una settimana sta cercando di assumere un lavoratore con disabilità, come prevede la legge per gli organici delle aziende private e pubbliche che superano un certa soglia di dipendenti. Ma la sua ricerca è stata inutile finora e se davvero non riuscirà a trovare un lavoratore con disabilità da inserire nello staff potrebbe essere multato. "Credevo fosse una procedura semplice e rapida e soprattutto ero convinto che ci fosse una domanda di lavoro alta. - racconta Roberto - Invece ho contattato l'Ufficio del lavoro e già lì mi hanno fatto capire che non sarebbe stato facile trovare un iscritto negli elenchi dei disabili disposto a venire a lavorare. Così è stato: mi hanno fornito un elenco di dieci nominativi e, di questi, nove hanno declinato dicendo che non possono spostarsi anche se risiedono nella stessa città dove ha sede l'azienda; una sola persona ha detto che verrà al colloquio ma solo perché teme che, altrimenti, potrebbe perdere l'assegno di invalidità mensile. Voglio che la mia esperienza sia nota a tutti per sfatare alcuni luoghi comuni come quelli secondo cui le aziende non vogliono disabili in organico e che serva una legge per far rispettare i loro diritti. Le cose non stanno così, almeno nella stragrande maggioranza dei casi come ho potuto vedere io stesso. Le norme vigenti impongono l'assunzione di un lavoratore con disabilità. - continua Roberto - Ma io dico che se nessuno degli elenchi speciali vuole venire a lavorare perché non lasciamo libero il posto per altri lavoratori che non sono in quell'elenco? Formia ha un tasso di disoccupazione altissimo, per questo non trovo giusto il diniego di questi lavoratori, pur nel rispetto dei loro problemi di salute e della effettiva esigenza di una società che sia inclusiva e non discriminante"