La mortalità per tumore è diminuita, ma i casi relativi ad alcuni tipi della malattia, come quelli dei polmoni, tiroide, prostata e stomaco, sono aumentati. Un 20% in più, rispetto al resto della regione per incidenza e mortalità, soprattutto per i tumori a polmoni e stomaco. Questo è uno dei dati principali che emergono dal rapporto sullo Studio Epidemiologico promosso dal Comune di Aprilia - e svolto dalla Asl in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità - che i rappresentanti del Tribunale per i diritti del malato hanno presentato oggi agli organi di informazione sottolineando che si tratta di un punto zero che aiuterà a fare prevenzione mirata e a identificare le cause che favoriscono l'insorgere dei tumori.
In questo senso, proprio per capire le aree più a rischio, il percorso seguito per raccogliere i dati ha visto il territorio comunale diviso in cinque zone, con la realizzazione di mappe cartografiche e il censimento delle aree sensibili, vale a dire quelle con discariche, industrie farmaceutiche, industrie che trattano rifiuti e tutti quei siti con soglie di rischio da tenere sotto controllo. «Bisogna che il Comune, interessando tutti gli enti preposti, faccia partire da subito delle verifiche e dei controlli ambientali mirati - ha detto Claudio Frollano, coordinatore del TdM di stanza in via Giustiniano -, in particolare sulle emissioni in atmosfera e per gli scarichi di acque reflue dei siti produttivi censiti, oltre che bonificare le aree dove sono stoccati materiali pericolosi. La direzione generale della Asl e il Comune si organizzino, così come è stato fatto per lo screening del colon-retto, che ha fatto diminuire di molto l'incidenza del relativo tumore, con programmi di screening per tipologia di tumore per le persone che vivono nelle aree dove sono state registrate incidenze di tumori fuori della media».