Ha dell'incredibile, in termini di superficialità, mancanza di rispetto e di memoria amministrativa da parte del Comune di Latina, la vicenda -di questi giorni-riguardante la rotonda tra via Quarto e via Polusca.Salviamo una delle più belle rotonde della città". Lo afferma l'ex assessore al Decoro urbano di Latina Maurizio Guercio, presidente dell'associazione Anima Latina.

"Si vuole intitolare la rotatoria e affidarne la manutenzione all'associazione culturale "Alessandro Mammucari".Conoscendo e apprezzando personalmente la filosofia etica, morale e sociale che anima l'associazione cul turale, ritengo tuttavia che tale atto, da parte del Comune, sia inopportuno ed è il caso di dire, fuori luogo - afferma ancora Guercio   È dal 12 luglio 2005 che la cura della rotonda è stata affidata, tramite regolare atto amministrativo, nell'ambito del progetto "I salotti della città" a cura dell'assessorato alla "Qualità Urbana" della giunta Zaccheo, al vivaio "Garden Punto Verde" di Ercole Tassone. Per 13 anni la rotonda è stata curata e resa sempre più bella dalla famiglia Tassone, anche dopo la scomparsa di Ercole. Impegno portato avanti dalla famiglia Tassone, senza chiedere mai nulla in cambio. Il Comune di Latina rispetti questo lascito morale di un suo concittadino alla sua famiglia, per amore della sua città. Anzi, l'amministrazione Comunale ne ricordi l'opera meritoria di manutenzione in tutti questi anni, esempio d'impegno civico rivolto ad un bene comune della comunità cittadina. Fermare l'iniziativa del Comune, che prevede, oltre all'intitolazione, anche lastricare porzioni fiorite della rotonda, per installare non meglio specificate opere artistiche, significa salvaguardare la bellezza originaria della "rotonda degli ulivi". È fin troppo comodo e troppo facile per l'amministrazione Coletta "intervenire" nelle rarissime aree di qualità rimaste in città, e la rotonda di via Polusca--via Quarto è una di queste. Se esiste in questa amministrazione un assessorato all'arredo urbano, si attivi, se ne è capace, anche con l'ausilio del privato, per qualificare finalmente le innumerevoli aree degradate della città. C'è solo l'imbarazzo della scelta".