I lavori per il centro di Alta diagnostica in di Viale XVIII Dicembre a Latina, sono bloccati da mesi. La conferma è arrivata questa mattina da parte dell'assessore ai Lavoripubblici Emilio Ranieri il quale ha spiegato la situazione e ha confermato le indiscrezioni di questi giorni relative all'intenzione del sindaco di Latina Damiano Coletta di cambiare la sede dell'installazione del macchinario Rm 3T, al posto dell'originario Pet/Rm. Ranieri ha spiegato che l'Ati incaricata di eseguire i lavori ha avuto dei problemi (fallimento di una delle associate). Ora dovrebbero subentrare alte società, tuttavia la situazione è in fase di stallo. Il 66% dei lavori sono stati eseguiti.

Per quel che riguarda la richiesta del sindaco Coletta alla provincia sul rinunciare agli 800 mila euro e al dialogo per cambiare sede, sono arirvate conferme durante la commissione. L'opposizione, con la consigliera di Forza Italia Giovanna Miele, ha lamentato "la mancanza di coinvolgimento da parte del primo cittadino su questioni delicate che riguardano l'intera città. Chiediamo di essere puntualmente informati sull'evolversi della vicenda". L'assessore Ranieri ha garantito il proprio impegno in tal senso.

Nel frattempo sull'ipotesi di rinuncia da parte della Provincia agli 800 mila euro investiti, arriva l'intervento critico dell'associazione Codici guidata da Antonio Bottoni: "La posizione assunta dal sindaco di Latina in merito al Centro di Alta Diagnostica è fonte di preoccupazione. Non si riesce a comprendere le reali motivazioni poste alla base della mutata posizione del comune, e non vorremmo che fosse dovuto, tra l'altro, per favorire le aspirazioni di qualche personaggio, volte ad assumere il primariato di una struttura ove sarebbe allocata la diversa apparecchiatura oggi sponsorizzata dal dott. Coletta, funzioni di primariato che potrebbe non ottenere con la PET-RM.
A parere di CO.DI.CI, è enorme la responsabilità politica che il Sindaco di Latina si sta assumendo, in quanto, di fatto, con la decisione di non far installare più tale apparecchiatura, potrebbe impedire di creare le condizioni per un potenziale sviluppo economico ed occupazionale non solo per la città di Latina, ma anche dell'intera territorio provinciale, soprattutto dopo un lunghissimo periodo di depressione imprenditoriale ed occupazionale.
Tuttavia, alla responsabilità politica si aggiunge quella economica, in quanto, come già preannunciato lo scorso mese di gennaio, CO.DI.CI è pronta a denunciare alla Corte dei Conti per danno erariale oltre che gli Enti di rispettiva appartenenza, i dirigenti amministrativi e politici sia personalmente che per la carica rispettivamente rivestita, che dovessero assumere la decisione di far variare l'apparecchiatura rispetto a quella per la quale sono stati spesi i soldi dei cittadini sia di Latina che della provincia.
In special modo CO.DI.CI. ritiene opportuno ribadire che denuncerà alla Corte dei Conti per danno erariale la Provincia di Latina qualora dovesse re-incamerare la somma di 800 mila euro senza gli interessi di legge oppure denuncerà il Comune di Latina, qualora l'Ente dovesse versare gli interessi sulle somme eventualmente restituite alla Provincia".