E' durata molto poco ma ha riservato una sorpresa l'udienza di ieri davanti al Tribunale amministrativo nel giudizio di merito che contrappone la De Vizia al Comune di Latina. La società la scorsa settimana ha, infatti, depositato una seconda memoria con motivi aggiunti al ricorso con cui chiede l'annullamento di tutti gli atti che hanno prodotto sia la revoca del bando per il servizio rifiuti, cui aveva partecipato, sia le successive decisioni per la creazione della società in house (ossia Abc).
Con i motivi aggiunti di questi giorni è stato chiesto l'annullamento, per illegittimità derivata, anche del contratto di servizio tra il Comune e Abc. L'avvocatura dell'ente, rappresentata in questo procedimento da Francesco Paolo Cavalcanti ha chiesto dunque i termini per controdedurre e l'udienza è stata rinviata al 24 maggio prossimo, quando si saprà se tutto l'iter seguito per la creazione di una società pubblica dei rifiuti è stato legittimo o se è destinato ad essere cancellato. Perché si è arrivati a questo punto? E perché ci si è arrivati adesso, quando è iniziata ormai la nuova gestione? In verità la partita è stata difficile sin dal primo momento, ossia da quando l'amministrazione comunale in carica ha deciso di annullare il bando di gara già avviato dal commissario Giacomo Barbato, in esecuzione di un input arrivato ancora prima, a maggio 2015, in consiglio comunale.