La polizia locale sembra avere qualche risentimento nei confronti di un "certo consigliere comunale", un ex presidente della Commissione Trasporti, oggi dimissionario, perché in alcune sedute pubbliche ha apertamente criticato l'operato degli agenti.
Quel "certo consigliere" è Salvatore Antoci, il primo ad uscire allo scoperto con una lettera aperta diretta proprio alla polizia locale, per chiarire le sue parole e le sue posizioni nei confronti degli agenti (dichiarando di stimare il loro operato).
Ma la questione andrebbe analizzata più nel profondo. La radice di tutta la polemica risale a quando Salvatore Antoci chiese espressamente al dirigente comunale e comandante della polizia locale, Francesco Passaretti, di fare in modo che gli agenti fossero più rigidi, così da non passare sopra neanche alla più minima irregolarità. Per il consigliere si tratta di una questione di legalità, che non consente di chiudere un occhio in nessun caso.
Non è però mancata la polemica quando il consigliere comunale di Latina Bene Comune ha incalzato il comandante Passaretti. Antoci voleva sapere se fossero stati fatti in questi mesi i controlli alle auto degli occupanti abusivi del complesso residenziale di viale Le Corbusier, il cosiddetto "Colosseo", tramite il sistema Munipol per verificare che non fossero rubate e che fossero in regola con l'assicurazione. Domanda che non è piaciuta a Passaretti che ha comunque risposto di sì, poi ricordando le esigue risorse in termini di personale della polizia locale che ha solo 70 agenti a disposizione su tutto il territorio di cui la maggior parte non operativi: «Consigliere mettete più soldi in bilancio e noi faremo di più» è stata la secca replica.
Che questa rottura sia stata la causa che ha portato Antoci a lasciare la presidenza della Commissione (il consigliere non ha mai giustificato le sue dimissioni)? Sta di fatto che oggi Antoci vuole fare chiarezza, con una nota aperta agli agenti.
«Cari agenti, vi ringrazio per quello che fate e al contempo vi esorto a fare di più e a farlo meglio - scrive Antoci - che non necessariamente significa lavorare o faticare di più, ma potrebbe addirittura tradursi in uno sgravio del vostro impegno. Latina è una città che soffoca nell'illegalità e questo dato è sotto gli occhi di tutti! Metà delle autovetture sono parcheggiate illegalmente, o contromano, o sulle strisce pedonali, o in divieto di sosta, o in doppia fila. Le regole della strada appaiono come un anacronistico fardello di cui i latinensi si sono sbarazzati da tempo, mentre chiunque si sente legittimato a buttare la spazzatura dove meglio gli aggrada, a far defecare il cane dove vuole senza minimamente curarsi di raccogliere le deiezioni. L'arroganza e la prepotenza hanno preso il sopravvento soppiantando le regole della civile convivenza».
Insomma, il nocciolo della questione è proprio questo: la legalità non può permettersi il lusso di non vedere punita anche la più minima trasgressione. Poi il consigliere torna sulla questione dei numeri: «Mi dite spesso che siete pochi; è vero, siete pochi se rapportati alla media nazionale. Ma soprattutto siete pochi in una città dove l'illegalità è la regola di vita, una città dove non basterebbe un Vigile per ogni abitante. La legalità quindi è il problema ma è anche la soluzione. Voi potete fare la differenza. La maggior parte delle volte non ci vuole molto tempo, non serve necessariamente fermarsi e perdere 10 minuti per fare una multa, molte volte basta un invito fatto al volo al trasgressore, basta uno sguardo, basta il fischietto (a proposito, ma il fischietto ce l'avete ancora in dotazione?), basta far capire che avete visto l'illegalità. Basta far capire al trasgressore che quello che sta facendo è sbagliato anche se non avete il tempo di fermarvi e fargli la multa. A tutti i livelli l'Amministrazione Comunale deve smettere di sprecare energie per giustificare perché non si può fare; usiamo invece quelle energie per trovare il modo di fare. È una questione di atteggiamento mentale, è un fatto culturale che può fare la differenza.Vorrei che fossimo tutti orgogliosi e convinti di essere al servizio dei cittadini... vorrei che fossimo fieri della missione che stiamo svolgendo».

La replica della CISL, dichiarazioni di Marino Marini Segretario alle Funzioni Locali CISL FP Latina.

"Apprendiamo con stupore, dalla stampa degli ultimi giorni, delle dichiarazioni di esponenti politici che criticano l'operato della Polizia Locale di Latina Riteniamo che tali dichiarazioni non tengano in alcun conto delle gravi difficoltà operative che i pochi agenti e ufficiali della Polizia Locale di Latina giornalmente incontrano per la grave carenza di personale e soprattutto strumentale, che non permette loro un grado di efficienza ed efficacia che può essere riscontrata in altri Comandi, dove la politica ha investito sulla sicurezza efficacemente e non solo a parole. Da tempo la nostra organizzazione sindacale ha indicato analiticamente le problematiche all'amministrazione senza ad oggi avere risposte adeguate. Purtroppo, l'enfasi mediatica, anche attraverso i social, data alla notizia non giova senz'altro gli agenti e ufficiali della Polizia Locale di Latina, già soggetti come pubblici dipendenti alla gogna mediatica degli ultimi anni, ora attaccati per la loro inefficienza manifesta e dal loro presunto modo di girarsi dall'altra parte nel caso in cui siano presenti illegittimità sulle strade. Tutto ciò crea di fatto un'immagine negativa all'opinione pubblica sull'operato della Polizia Locale con pericolo all'incolumità fisica degli stessi lavoratori. Le dichiarazioni, a nostro parere, non sono altro che semplici espressioni populiste che non hanno un effetto positivo, non conoscendo a fondo poi quali siano le attività della Polizia Locale, la sua organizzazione, il lavoro all'interno degli uffici necessario al completamento delle operazioni svolte all'esterno e soprattutto il modus operandi che agenti e ufficiali della Polizia Locale sono costretti ad osservare, come tutte le altre Forze di Polizia statali, in base alle leggi ed ai regolamenti vigenti, alle priorità dettate dalle chiamate di emergenza, ricevute dalla centrale operativa, agli esposti presentati e alle attività di prevenzione e controllo, in base agli indirizzi del Sindaco e dall'Assessore delegato, dettate poi dal Comandante, per non parlare degli obblighi derivanti dalle attività di polizia giudiziaria, amministrativa, edilizia e stradale, svolte giornalmente. Invieremo nei prossimi giorni una richiesta di incontro urgentissimo al Sindaco, all'Assessore alla Sicurezza ed al Comandante della Polizia Locale, chiederemo che al più presto l'Amministrazione risolva in maniera drastica le tante problematiche investendo su quel capitale umano che ad oggi ha permesso con enormi difficoltà l'erogazione dei servizi ai cittadini anche in momenti difficilissimi, dando sempre il massimo anche se non supportata a dovere dalla stessa politica che butta fango sui lavoratori, come in questo caso, senza fare alcuna autocritica, con giudizi che servono, a nostro giudizio, solo ad accaparrare qualche consenso in più senza dare però soluzioni e soprattutto prevedere investimenti in termini di assunzioni e di strumentazioni adeguate, nonché un maggiore coordinamento con le altre forze di polizia, al fine di permettere agli agenti ed ufficiali una maggiore efficienza ed efficacia operativa, salvaguardando in primis la loro incolumità".