Paul Hedlund è norvegese ma frequenta Terracina dal 1996. Da 22 anni, quindi, prende l'aereo da Oslo, città dove vive e ha lavorato come publisher fino alla meritata pensione, e viene giù in compagnia di Lisa, sua moglie. È uno dei tanti scandinavi che ha scelto la città pontina per le vacanze, e poi non è andato più via. Per tanti anni l'occasione gli è stata data dalla casa editrice per la quale ha lavorato, che manda i suoi dipendenti in vacanza qui dagli anni Ottanta, circa 20 famiglie, che abitano di volta in volta le case prese in affitto tra i vicoli del borgo antico, si riposano e poi ripartono. Da due decenni, un ciclo continuo e quasi miracoloso. Di tempo per raccogliere materiale, insomma, Paul ne ha avuto. E ora che ha anche una sua propria casa editrice, la Gruben Forlag può finalmente presentare la sua creatura, una guida dal titolo "Terracina, Fra Oldtid til natid", scritta finalmente in norvergese e dunque buona per tutta la Scandinavia. Paul racconta Terracina dall'antico ai giorni nostri, usa un linguaggio semplice, e dai miti e le leggende volsche e romane arriva fino ai giorni nostri, ai lavori per il teatro romano e il ritrovamento della statua di Diana nel piazzale dell'Agip. Quasi un cronista.

«Questa città ha ospitato tutti i poteri, l'impero, il papato, il feudalesimo, ha un grande porto antico, è attraversata dall'Appia. È una città attraversata dalla grande storia d'Italia», così il signor Paul Hedlund spiega la sua passione per Terracina. Passione al punto da districarsi tra una mole di difficili letture in italiano (la lunga bibliografia a fine libro lo dimostra), per raccontare ai popoli del Nord Europa questa città che, nonostante riceva un flusso ininterrotto di turisti svedesi e norvegesi da circa 30 anni, non ha mai pensato di realizzare una guida in lingua.

Ci hanno pensato da soli. Il libro contiene di tutto: c'è la copertina del New York Times che ricorda il bombardamento degli alleati nel 1944, le mitologie antiche, dai volsci ai romani, il Medioevo, la città moderna. «E' vero, non tutto è perfetto e pulito. Ma è una città splendida, ineguagliabile». Paul segue e spera nell'ingresso nell' Unesco come e forse più di noi. E queste sue 600 copie, stampate a proprie spese, appaiono prima di tutto grande atto d'amore per la città. Massimo Masci e Ivana Codemo, titolari dell'enoteca St. Patrick, punto di riferimento del turismo scandinavo a Terracina, vorrebbero realizzare un altro sogno di Paul. Tradurre la guida in italiano. Ma servirà soprattutto in norvegese: ai tanti registi, attori, scrittori, editori che vengono da anni a Terracina, quasi senza essere notati. Innamorati, in silenzio, di questa città.