Sembra una spy story e invece probabilmente è stato solo l'escamotage di una società che non vuole pagare i debiti e non importa se il creditore è il Comune di Latina, che avrebbe tanto bisogno di incassare il milione di euro che gli deve Traffic City Motion, ultimo nome della defunta Urbania, aggiudicataria dell'appalto delle strisce blu nel 2009. Da cinque anni l'ente di piazza del Popolo cerca di notificare gli atti per il recupero del credito equivalente dell'aggio sui parcheggia pagamento.
Ma a porre rimedio a questa vicenda figlia di molti errori potrebbe essere, adesso, la guardia di finanza che indaga sulle responsabilità penali circa il mancato versamento dell'equivalente di diverse rate dell'aggio per i parcheggi, anche in relazione al comportamento tenuto dall'amministrazione comunale. Quest'ultima adesso è in difficoltà nel rintracciare la sede legale della società, ma in passato ha accumulato, quantomeno, una serie di ritardi e non è stata efficace nelle azioni di rivendicazione delle somme dovute. Il rapporto tra Comune di Latina e Consorzio Urbania è iniziato nel 2009 ed è durato fino al 2012. Dal primo momento si sono registrati dei ritardi nel versamento dell'aggio stabilito nel contratto di servizio ma non ci furono, allora, contestazioni né sulla mancata applicazione del contratto o sanzioni per i ritardi. Il perché di questo atteggiamento morbido dell'ente è parte integrante dell'indagine in corso, che fonda più o meno sugli stessi atti del recupero del credito, acquisiti dalla Finanza da qualche settimana.


Il debito attuale si è accumulato praticamente senza scossoni fino al 2014, quando tra il Consorzio Urbania e il Comune è intervenuto un accordo transattivo con rateizzazione del dovuto. Il piano di rientro era coperto da una polizza fidejussoria che è poi risultata carta straccia perché l'istituto che l'ha emessa, ossia Confidi Europa, non aveva titolo per farlo e i vertici dello stesso sono finiti sotto inchiesta appena un mese dopo aver rilasciato la garanzia. Non solo, di lì a poco Urbania si è trasformata in un'altra società, la Traffic City Motion, che è esattamente quella di cui non si trova la sede legale, perché all'indirizzo indicato c'è un capannone abbandonato. Questo è ciò che i vigili urbani di Ercolano (Comune dove si trova la sede indicata) hanno riferito al comandante della polizia locale di Latina, Francesco Passaretti, il quale non ha potuto che constatare l'avvenuta beffa.


Adesso gli atti esecutivi sul credito risultano regolarmente notificati in «compiuta giacenza» ma il dato vero è che non ci potrà essere alcuna esecuzione sui beni eventuali, perché non si sa dove si trovi davvero la società né qual è l'indirizzo degli amministratori. Il Tribunale ha concesso all'amministrazione due decreti ingiuntivi perché possa entrare in possesso dei 986mila euro dovuti ma si tratta solo di un passaggio formale fin quando il debitore non si farà trovare. Restano i dubbi sul perché l'amministrazione non chiese da subito il pagamento delle rate non versate e perché non fece valere quell'inadempienza ai fini della risoluzione del contratto. Dubbi ancora maggiori riguardano l'accordata transazione del 2014 che è il vero nodo della beffa che si è consumata negli anni successivi. Entrambe le lacune sono all'origine dell'indagine, nata appunto dopo il problema sul recupero del credito.