Sono come nuovi, costano poco visto che si tratta di oggetti da vip e soprattutto rappresentano «cimeli» di un'epoca d'oro vissuta dalla Provincia di Latina al di sopra dei propri mezzi. Il 19 giugno vanno, infatti, all'asta due motoscafi che l'ente ha acquistato nel 1992, quando ha costituito anche una società per la gestione di un porto passeggeri che avrebbe dovuto collegare il lido di Latina alle isole di Ponza e Ventotene. Quel porto non è mai nato.
La società, La.Pro. Mar, invece è stata costituita e dieci anni dopo messa in liquidazione senza aver messo neppure un mattoncino del molo. In quel crescendo di velleità turistiche e imprenditoriali l'ente di via Costa acquistò anche un Vp2 Airone e un Heron di sette metri e mezzo, fra tutti e due non hanno accumulato più di trenta opre di esercizio. Sono nuovissimi e vengono messi all'asta il primo per ventimila euro e il secondo per 10mila, un decimo del loro valore ma purtroppo se restano inutilizzati sono destinati al degrado totale e mai più serviranno né all'amministrazione provinciale né ad altri.
La procedura di alienazione dei due beni mobili rientra nella lunga serie di dismissioni del patrimonio inutilizzato da parte dell'ente di via Costa che, come dimostra questa vicenda, ancora oggi è alle prese con l'eredità lasciata da un'era fatta di grandi sogni industriali, nel corso della quale ci furono investimenti in società partecipate che non hanno mai reso nulla, neppure sul piano dell'immagine. Una di queste fu, appunto, la La.Pro.Mar ma non è stata l'unica. La Provincia di Latina ha creato addirittura una società per salvare le aziende in crisi, la Prosvi spa divenuta nel tempo anch'essa un costo e in seguito messa in liquidazione.
Aveva partecipazioni nelle Terme di Suio, nel Mof, voleva promuovere università, turismo locale e internazionale, voleva programmare una diversa pulizia del mare con i cosiddetti «spazzini» della costa, piccole imbarcazioni attrezzate per questo scopo. Prima che i sogni sono, però, finiti i soldi per gestire beni inutili e partecipazioni azionarie. E nelle pieghe del bilancio sono rimasti oggetti ingombranti come le due imbarcazioni create dai Cantieri navali del Golfo insieme alla produzione di altri natanti simili, in larga misura progettati e costruiti per i corpi di mare delle forze dell'ordine (carabinieri e vigili del fuoco). L'asta pubblica delle barche è l'attuazione di una delibera dello scorso otto maggio, emanata cioè ventisei anni dopo l'inizio dell'impresa marinara avviata dall'amministrazione provinciale di Latina nella sua veste di ente territoriale «costiero».
Il caso
La Provincia mette all'asta due barche di sua proprietà
Latina - Il 19 giugno l’ente venderà due scafi che sono stati parte del sogno imprenditoriale iniziato negli anni 90 e poi fallito