Battute finali per l'assegnazione del progetto di accoglienza nell'ambito dello Sprar, il sistema di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, al quale ha aderito il Comune di Terracina. Ieri sono stati approvati i numerosi verbali di gara che dal mese di settembre del 2017, data ultima per la presentazione delle offerte, la commissione giudicatrice ha redatto per selezionare la cooperativa idonea a gestire il piano di accoglienza del Comune, ovvero accogliere quaranta donne, eventualmente con minori al seguito. Ad ottenere il maggior punteggio, cumulato tra offerta tecnica ed economica, la cooperativa Karibu, che con 91,68 punti ha superato la cooperativa Il Quadrifoglio, che si è fermata a 82,78 punti. Esclusa, invece, la cooperativa Esculapio.

Un lungo e tortuoso iter che ha rischiato di subire una brusca battuta d'arresto proprio in dirittura d'arrivo, quando la politica di maggioranza ha ipotizzato di sospendere tutto. Ci ha pensato il prefetto Maria Rosa Trio, a tranquillizzare i più agitati. Lo Sprar, così, è diventato l'unico sistema concreto per arginare l'apertura di nuovi Centri d'accoglienza straordinari. Parola del prefetto, che ha garantito al sindaco Nicola Procaccini che lamentava l'apertura incontrollata di centri, la sua personale vigilanza: ma solo se tra Sprar e Cas il Comune si rende disponibile a farsi carico della quota assegnata di migranti: quelli in eccesso potranno essere assegnati altrove.

Karibu, che gestisce l'accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati con lo Sprar in molti altri Comuni, aveva partecipato anche al primo bando dell'amministrazione comunale, risultando però inidonea per via di una documentazione insufficiente. Tutte le cooperative partecipanti, ad ogni modo, lavorano sul territorio con i migranti e nel Welfare. L'aggiudicazione, al momento, è comunque provvisoria. La proposta della commissione diventerà definitiva solo dopo il controllo dei requisiti.