Il gambero della Louisiana diventa «sorvegliato speciale» nel Parco nazionale del Circeo, pronto ad avviare un programma di contenimento della specie. Non si tratta chiaramente di fauna locale, bensì di un animale proveniente dagli Stati Uniti e importato in Italia per un tentativo di commercializzazione. Poi, complice l'irresponsabilità degli allevatori, l'animale si è diffuso in diversi ambienti compreso quello del Parco nazionale del Circeo. E questo crostaceo sta causando più di qualche problema all'ecosistema, mettendo a rischio la sopravvivenza di altre specie, tra cui gli anfibi e in particolar modo il rospo smeraldino. Parliamo infatti di un gambero capace di adattarsi a svariati habitat, onnivoro e particolarmente vorace. Ed è proprio questa peculiarità che crea problemi nell'area protetta. Il Parco nazionale del Circeo, nell'ambito del protocollo d'intesa relativo all'azione di sistema sul monitoraggio delle specie di ambiente umido acquatico di cui alle direttive ministeriali, ha deciso di dare il via a un'attività complementare volta a limitare le interferenze del gambero rosso in foresta demaniale. A occuparsene sarà il dottor Antonio Romano. Le attività previste andranno avanti fino a gennaio 2019 e riguarderanno anche la redazione di un progetto dettagliato di miglioria ambientale del sito riproduttivo artificiale di rospo smerandlino, «divorato» da questo gambero. Per quanto riguarda il «killer», invece, si prevede la cattura della specie con nasse attraverso sessioni ripetute a cadenza periodica. L'obiettivo è il contenimento.
Il progetto
Il gambero "killer" sorvegliato speciale nel Parco del Circeo
San Felice Circeo - L'animale mette a rischio la sopravvivenza degli anfibi, c'è un piano per il contenimento
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Federico Domenichelli
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