«Ridurre la pressione fiscale è una priorità». Antonello Testa, direttore di Cna Latina, commenta con queste parole il rapporto 2018 "Comune che vai fisco che trovi" a cura dell'Osservatorio permanente Cna sulla tassazione delle Piccole e medie imprese.
Dal documento presentato, martedì presso l'Auditorium Cna a Roma, emerge un dato allarmante: infatti, il Total Tax Rate, cioè il prelievo fiscale totale sulle PMI, è pari a livello nazionale al 61,4 %. Questo significa che un imprenditore finisce di saldare i conti con il fisco, il cosiddetto Tax Free DAY, mediamente l'11 agosto di ogni anno. 
A Latina purtroppo le cose sono ancora peggiori. Il capoluogo pontino, si piazza al 121esimo posto su 137 comuni analizzati, con il 65,7 di pressione fiscale. In termini di "Tax Free Day", le nostre imprese si liberano dalle tasse solo il 27 agosto. «E il dato - fa notare Testa - è anche migliorato rispetto ad esempio al 2014». In buona sostanza un imprenditore, per ogni 100 euro di reddito, trattiene per sé e la propria famiglia solo 34,30 euro. 
Ora se pensiamo all' imprenditore tipo, quello preso a modello per lo studio, con ricavi di 431.000,00 euro e un reddito medio di 50.000,00 euro, significa che dal suo lavoro avrà a disposizione per sé e per la propria famiglia solo 17.150 euro, meno di 1.500 euro al mese.
E' evidente che con questo livello soffocante di prelievo fiscale insistono nel nostro territorio condizioni assai difficili per la crescita delle imprese, degli investimenti e dello sviluppo economico. Per dovere di cronaca, è opportuno evidenziare che la maggior parte del prelievo è fatto a livello nazionale e parte a Livello Regionale, mentre la quantità del prelievo fatto dai Comuni che spesso soffrono per carenza di liquidità, è rappresentata da una piccola parte, nell'esempio di Latina il prelievo totale fatto dal Comune è pari al 15,90%. Dato comunque migliore rispetto al 2014 quando il prelievo comunale si attestava al 17,8%.
«Il tessuto imprenditoriale italiano è fondato sulla piccola e media impresa che garantisce sviluppo, occupazione e benessere sociale - aggiunge Antonello Testa -  Le istituzioni e tutte le forze sociali si attivino concretamente per trovare soluzioni concrete e sostenere fattivamente i nostri imprenditori. A settembre abbiamo già fissato un appuntamento per analizzare nel dettaglio la situazione del nostro capoluogo, monitorare le azioni possibili degli enti locali, individuare soluzioni condivise per favorire la crescita delle imprese».
Tra le azioni possibili che possono essere messe in campo, la Presidente di Cna Latina Roberta D'Annibale, fa notare che basterebbe estendere l'Iri a tutte le imprese, oggi per volontà del precedente Governo che ha accolto parzialmente le indicazioni della Cna è al 24% ed è applicata solo alle imprese in contabilità ordinaria, per avere effetti importanti sulla riduzione del Total Tax Rate. In tal senso, conclude la stessa, effetti maggiori si avrebbero se il nuovo governo, come promesso, riducesse l'Iri al 15%».