Il sipario del 1928 torna nel teatro "Fellini" di Pontinia, dov'era stato posizionato in occasione dell'inaugurazione della città il 18 dicembre 1935. Ieri l'evento in occasione di Sant'Anna. «Questo - ha spiegato Clemente Pernarella, direttore artistico del teatro - è un segno importante in un giorno così rilevante per la comunità come la festa di "Sant'Anna". È un momento di aggregazione e per noi il teatro è e deve essere aggregazione. È per questo motivo che ieri il "Fellini" ha aperto le porte fino a sera inoltrata. Questo - aggiunge con riferimento al teatro di Pontinia - non è un semplice teatro. È un monumento vero e proprio che ha una storia affascinante da raccontare così come la ha il sipario che è stato reinstallato ieri. Questo è un punto di partenza».
In effetti la storia del sipario di Pontinia è singolare. Parliamo di un'opera d'arte inserita all'interno di un'altra opera d'arte, il teatro, simbolo dell'architettura razionalista che caratterizza l'intera città. Il sipario, in velluto nero con un'immagine di rocce e un gabbiano in volo, risale al 1928 e fu realizzato dagli artisti futuristi russi. Apparteneva al teatro Bolshoi e successivamente fu donato al teatro dell'Opera di Roma. Qui si trovava quando nel 1935 fu chiesto in prestito in occasione dell'inaugurazione della città, alla quale partecipò Benito Mussolini. E da allora quello divenne il sipario del teatro "Fellini", all'epoca "Cinema Teatro Enic".
L'opera d'arte fu poi rimossa in occasione degli interventi di restauro che hanno interessato l'immobile di piazza Indipendenza. Fu restaurata dal maestro Turco, ma poi non è stato possibile ricollocarla nel suo posto ripristinandone la funzione originaria. Il sipario è stato però esposto più volte come opera d'arte.
Il problema di fondo è che il sipario non è ignifugo. «Saranno effettuati gli interventi necessari - spiega Pernarella - per rendere ignifugo il sipario, che dunque tornerà alla sua originaria funzione. Sarà un trattamento che terrà conto anche dell'età di quest'opera, che ormai ha quasi un secolo di vita».