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Adriano Sofri ospite al Terracina Book Festival: è già polemica

L'ex leader di Lotta continua presenterà un libro su Kafka. Dure posizioni di Colazingari e Zicchieri. Ma gli organizzatori difendono la scelta

Adriano Sofri ospite al Terracina Book Festival: è già polemica

Adriano Sofri

Appena rivelato il suo nome, è scoppiata la polemica a Terracina. Non è una novità, quando è prevista la presenza di Adriano Sofri, scrittore, saggista, ex leader di Lotta continua condannato a 22 anni di reclusione per aver ordinato l'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, c'è da aspettarselo. È accaduto già a Ferrara, dove nel 2015 un consigliere di Fratelli d'Italia ha protestato al festival di Internazionale. Sofri per la legge italiana è un uomo libero, ed è autore di un saggio (Sellerio) su Kafka. Massimo Lerose, Andrea Giannasi e Cesare Rinaldi (i fondatori e il collaboratore del Terracina Book Festival), lo hanno voluto alla manifestazione che si svolgerà tra il 31 agosto e il 2 settembre a Terracina.

Tutto bene, dice Alessandro Colazingari, ex consigliere di An e promotore a suo tempo, tra le altre cose dell'intitolazione di una strada a Mario Zicchieri, giovane vittima del terrorismo. Però, il Comune non dovrebbe patrocinare l'evento. «Non si tratta - spiega - di accusare o mettere sulla graticola una persona solo per la sua appartenenza politica: ci sono i suoi scritti a dimostrare di quanto i suoi pensieri fossero pieni di violenza e strutturati di odio. Il tema non è la libera e democratica scelta della capace organizzazione del Terracina Book Festival di invitare e far presentare il libro a Sofri, ma la volontà di questa amministrazione di patrocinare la manifestazione, cosa che presuppone condivisione e sostegno». Gli organizzatori difendono la loro scelta. «Sofri ha saldato il suo debito con la giustizia italiana - spiega Massimo Lerose -. Il Terracina Book Festival si occupa di letteratura e Sofri viene a presentare un saggio su Kafka. Noi continueremo sulla nostra strada. C'è chi condivide e chi non condivide, anche questa è libertà».

Di questa mattina invece un post del deputato della Lega Francesco Zicchieri, nipote di Mario Zicchieri, il giovane dell'Msi ucciso nel 1975 dalle Brigate Rosse a Roma. "Sofri al Terracina book festival?Vergogna, vergogna, vergogna. Il comune non deve patrocinare l'evento. Mi aspetto una presa di posizione forte da parte del sindaco".

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