La procedura concorsuale è regolare: il Comune ha agito bene, secondo normativa. Così il Tribunale di Cassino - Sezione Lavoro, si è pronunciato respingendo il ricorso presentato da una impiegata, che aveva impugnato il provvedimento emesso dal Comune di Itri, all'esito della procedura di mobilità volontaria, che la dichiarava inidonea alla copertura di uno dei posti a concorso. Il giudice del lavoro ha accertato la regolarità e piena legittimità della procedura incardinata dal Comune di Itri, in tutte le sue fasi, tanto da rigettare la domanda proposta dalla ricorrente in punto di "fumus boni juris" (fondatezza del buon diritto), motivando che «non sussiste in capo alla dipendente un diritto soggettivo al trasferimento in quanto il passaggio ad altra amministrazione è comunque condizionato alla valutazione discrezionale sia dell'amministrazione di appartenenza sia dell'amministrazione di destinazione. Quest'ultima, come previsto dal legislatore, ha l'obbligo di fissare preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste mediante il bando da pubblicare sul proprio sito istituzionale, ciò che nella specie è stato fatto". Conclude il Giudice che corretto e rispondente alla normativa vigente è l'operato dell'Amministrazione ed esente da censure specifiche e puntuali è il procedimento adottato, oltre al fatto che la valutazione finale dell'Amministrazione, in quanto espressiva di discrezionalità tecnica, è sottratto al sindacato giurisdizionale».
«La vicenda era stata mistificata e strumentalizzata da una parte dell'opposizione itrana - si legge in una nota dell'ente - arrivando ad imputare all'amministrazione Fargiorgio una gestione impropria della cosa pubblica a scopi privati e la volontà di aggirare le leggi in materia.
L'intera Amministrazione era invece certa della legittimità del proprio operato, tanto che, nell'ultima seduta consiliare del 30 luglio scorso, sia il sindaco che la consigliera comunale di maggioranza Vittoria Maggiarra avevano fornito le dovute spiegazioni alla cittadinanza e alle forze di opposizione, invitando queste ultime a dialoghi costruttivi e propositivi e non mistificatori, a discapito della corretta informazione e della credibilità dell'operato dell'amministrazione stessa».