E' di oggi la determina che conferma, con la liquidazione di 2,8 milioni di euro, divisi in tre pagamenti nei confronti di altrettanti istituti di credito, che il Comune si lascia alle spalle gli Swap. Si chiude così, in extremis (dopo averci rimesso circa 250 mila euro ma avendone guadagnati molti di più in passato), l'accordo  che ha consentito di ristrutturare un debito di circa 65 milioni nel 2006. Ieri un'altra determina disponeva l'interruzione del calcolo degli interessi passivi variabili giorno dopo giorno, secondo gli andamenti del mercato. Gli stessi interessi passivi che solo una settimana fa abbiamo pagato, in una nuova tranche, per altri 84 mila euro, per l'ultima volta agli istituti di credito Banca Intesa San Paolo e Monte dei Paschi di Siena. 

Così Il Comune si tira fuori dalla roulette russa dei tassi di interesse passivi, che oscillano perché sono variabili e dipendono da andamenti che sfuggono alle previsioni dei non esperti. La notizia è buona e se ne è parlato abbondantemente in Consiglio comunale, dove si è anche evitato qualche imbarazzo dei dirigenti di banca nella delibera. E però, prima di liquidare il dovuto agli istituti di credito, che hanno accettato di chiudere anticipatamente i contratti Swap (altrimenti attivi per 25 anni), non si poteva proprio evitare un'altra stangata, si spera l'ultima, di interessi passivi, pari quasi a 90 mila euro. Risorse preziose per una città appena uscita dal dissesto finanziario. Ora si attende solo l'atto di liquidazione. Per uscire definitivamente dall'incubo. Liquidati 540 mila euro rispettivamente 540 mila euro a Unicredit, 543 mila euro a Monte dei Paschi di Siena, e 1.083.0000 euro a Banca Intesa.