L'insegna Pam lascia definitivamente il Comune di Aprilia. Dopo la chiusura del punto vendita di via Toscanini, ceduto alla catena di supermercati a basso costo della MD, la sorte è ormai segnata anche per il punto vendita di via Ugo Foscolo. Chiuso a partire dal 25 settembre. Mentre le voci si rincorrono e si avanzano ipotesi sulla sostituzione dello spazio di vendita con un nuovo supermercato a marchio Conad, è il gruppo Pam Panorama a dissipare i dubbi e far chiarezza anche sul futuro dei dipendenti, attraverso una lettera inviata alle sigle sindacali e alle Rsa del Pam di via Foscolo.
A partire dal 25 settembre il punto vendita sarà chiuso e ceduto alla DG Store srl, con sede legale a Fiano Romano. Il comunicato congiunto tra chi si appresta a cedere il ramo azienda e il marchio che si prepara ad acquisirlo, fa chiarezza sulle ragioni dell'imminente chiusura ma anche sul futuro dei lavoratori. «Per Pam Panorama – si legge – il motivo della decisione sta nella volontà di allenare un punto vendita che da tempo registra consolidati e ormai irreversibili andamenti economici negativi, con conseguenti perdite di risultato operativo. Per quanto attiene alla società DG Store, il motivo della programmata acquisizione del ramo aziendale è inserirsi nel mercato della distribuzione alimentare partendo da quote di mercato già consolidate». L'imperativo per entrambe le società è salvaguardare i livelli occupazionali. «La predetta operazione societaria – specificano – comporterà quindi per tutto il personale in forza nella sopraccitata unità locale alla data del giorno antecedente alla cessione, il passaggio senza soluzione di continuità del rapporto di lavoro alle dipendenze della Dg Store, con effetto dalla data di cessione definitiva del contratto e con l'applicazione del Ccnl aziende del terziario». Insomma tutela sì, ma solo per i dipendenti con un contratto valido con il gruppo Pam a partire dalla data in cui la cessione diventerà definitiva. Del resto se le voci circa la chiusura dei due supermercati a marchio Pam si inseguivano da mesi, la certezza c'è stata in entrambe i casi solo a ridosso della cessione, avvenuta per quanto riguarda il punto vendita di via Toscanini i primi di agosto. Anche in quel caso a motivare la chiusura gli eccessivi costi a fronte di una perdita economica che ormai era impossibile trascurare, causa scatenante della cessione alla Md, avvenuta però tutelando i lavoratori.