Le acque del mare di San Felice Circeo continuano a riservare sorprese. Ieri mattina è stato effettuato un nuovo recupero di reperti archeologici, probabilmente facenti parte del "tesoro" scoperto nei mesi scorsi e già in buona parte portato in salvo. A operare, oltre alla Soprintendenza, anche i volontari dell'associazione "Asso", che lavorano proprio nell'ambito dell'archeologia, il Comune di San Felice Circeo rappresentato dal delegato Angelo Guattari, nonché i militari della capitaneria di porto dell'ufficio locale marittimo di San Felice. La task force ha riportato alla luce un'antica ancora e delle anfore di età romana. Tanti i reperti di questo genere che sono stati recuperati in questi mesi, alcuni anche di particolare interesse. Tra questi, un'anfora con un "titulo picto", una sorta di iscrizione dipinta. Il "pezzo grosso", tuttavia, è stato danneggiato a quanto pare da ignoti. Si trattava di un'ancora lignea. Un reperto rarissimo da trovare sott'acqua, essendo chiaramente il legno un materiale facilmente deperibile in acqua. Qualcuno, però, forse nel maldestro tentativo di recuperare quest'ancora, l'ha irreparabilmente danneggiata. Il resto dei reperti per fortuna è salvo ed è stato tirato a secco. Ora, dopo i necessari restauri e gli studi, il "tesoro" verrà esposto nel museo del mare che verrà allestito nell'ex centro anziani.