Un appello al prefetto Maria Rosa Trio per salvare i posti di lavoro ex Midal. L'Ugl di Latina, col segretario del settore terziario Alberto Ordiseri, ha inviato una lettera al prefetto per segnalare la situazione che stanno vivendo alcuni lavoratori rimasti purtroppo fuori il percorso di riassorbimento dopo l'acquisto all'asta fallimentare delle strutture commerciali ex Midal in via Piave. L'Ugl sospetta che i motivi di esclusione siano di puro carattere fiscale e non di esperienza delle maestranze. E proprio questo viene esplicitato nella lettera al prefetto Trio.
«La vicenda è quella ben nota dell'affaire Midal - spiega Alberto Ordiseri, segretario della Ugl Terziario - il punto vendita di cui parliamo è stato diviso in due dalla curatela fallimentare, da un lato la licenza che portava in dote con sé i beni strumentali e tutto il personale e dall'altro l'immobile stesso. La licenza è stata acquisita dal gruppo Iperbon, che a sua volta era gestito da una cooperativa di Aprilia. Con la cessione dell'immobile, la Simarket si è trovata senza "casa" ed è stata obbligata a licenziare circa 15 unità lavorative». A questo punto, spiega il sindacalista, «noi come Ugl, la Simarket e la Provincia abbiamo chiesto a Eurospin di assorbire l'intero personale, che però non gode delle garanzie dell'articolo 2112 del codice civile», che è quello inerente il trasferimento della forza lavoro in caso di cessione d'azienda. «Eurospin - aggiunge Ordiseri - ha preso l'impegno di fare dei colloqui di lavoro al personale licenziato. A quanto sappiamo dopo il primo colloquio, 6 dipendenti non hanno superate lo selezione. Siamo convinti si tratti di un problema fiscale, non di esperienza. Per questo abbiamo scritto al prefetto Trio con la speranza di un suo impegno per questa vicenda. Le chiediamo - spiega Ordiseri - di intercere con la dirigenza Eurospin al fine di garantire una occupazione a tutto il personale licenziato dalla Simarket, che al netto del personale già re-impiegato, non dovrebbe superare le 10 unità. I lavoratori darebbero la disponibilità a operare anche in un altro punto vendita del gruppo».