"A Gabriele dedichiamo un monumento che è in onore di tutti i caduti dell'Aeronautica militare. Ma lo dedichiamo anche alla parte migliore di ognuno di noi, a quella leva che ci spinge, come spingeva lui, ad essere sempre un po' migliori del giorno precedente. Quella parte di noi che rischia di fallire, di cadere, perfino di morire, ma che dà un senso alla nostra vita e che ha consentito agli esseri umani di essere migliori". Con queste parole il sindaco Nicola Procaccini questa mattina ha scoperto il monumento dedicato al maggiore Gabriele Orlandi, morto un anno fa durante un'esibizione proprio nel cielo di Terracina, a bordo del suo Eurofighter, durante un air show. Una lunga mattinata, seminata di emozioni sin dal mattino, quando il Consiglio comunale ha votato, in un'aula gremita, la cittadinanza onoraria postuma al pilota, alla presenza della famiglia, la madre Monica, il papà Riccardo.
Tutta la mattinata è trascorsa con un nodo in gola per i presenti. La tragedia che ha colpito la famiglia di Cesena giusto il 24 settembre 2017 sul lungomare Circe di questa città, non trova facilmente spazi di consolazione. La celebrazione, il ricordo, la memoria attraverso le funzioni civili e religiose, stanno soltanto a confermare che la cittadina pontina apparentemente così lontana dalla vita civile di Gabriele, non può e non vuole dimenticare. "Costi quel che costi", ha detto ancora Procaccini, alludendo anche a chi ha fatto il diavolo a quattro per i costi sostenuti per la piattaforma che oggi sorregge l'opera del maestro Pasquale Basile. "Il denaro non è cil metro per misurare le cose della vita. Il lascito di Gabriele è quello di volare alti, di sperimentaree, di correre il rischio e inseguire la perfezione".
All'inaugurazione del monumento hanno partecipato le maggiori autorità civili e militari. Per la Provincia, il vicepresidente Vincenzo Carnevale, e ancora il prefetto Maria Rosa Trio, l'onorevole Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei deputati, il generale Giovanni Fantuzzi, Comandante della Logistica e delegato del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, e tutti i vertici locali e provinciali delle forze dell'ordine.
La giornata è iniziata, si diceva, in Consiglio comunale, per poi spostarsi nella chiesa di San Domenico Savio, dove si è celebrata una messa. Presenti le principali associazioni di protezione civile e combattentistiche e gli studenti delle scuole elementari. Gabriele Orlandi da oggi è cittadino, presente attraverso quel monumento, che Pasquale Basile, l'artista che lo ha realizzato a titolo gratuito, ha voluto assimilare ad un angelo guerriero, metà uomo e metà dio. A raccontarlo, la terzina dantesca: "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". Nel suo viaggio verso l'ignoto, quello che richiede di superare i propri limiti, Gabriele Orlandi - è il messaggio dell'artista - è infine entrato nel mito. A Terracina, è entrato per sempre nella storia della città.