Non si può dire che il clima sia sereno tra gli operai impiegati nell'azienda speciale. I mesi passano, della partenza del porta a porta non si vede traccia, i cittadini lamentano problemi legati alla raccolta a singhiozzo ancora in molte zone di Latina e si viaggia con un servizio che doveva partire a velocità spiegata su una Ferrari e che invece arranca a passo d'uomo su una Panda. E il riferimento alle macchine non è casuale perché il problema principale sono proprio i mezzi. A denunciarne le condizioni è il sindacato Filas, Federazione italiana lavoratori ambiente e servizi, per voce del segretario provinciale Emanuele Foresti. Ieri un dipendente è caduto dalla pedana del camion e si è fatto refertare dal pronto soccorso. «Il problema è che i mezzi per la raccolta di rifiuti sono gli stessi di prima, ma con nove mesi di utilizzo in più hanno condizioni generali di tenuta notevolmente peggiorate». Le criticità sono diffuse a quel che riportano gli operai: camion senza cinture di sicurezza nella parte posteriore, pedane marce, cassoni che perdono liquami, e non solo. «Ci sono mezzi con un faro solo o con i lampeggianti malfunzionanti, l'officina sta facendo un gran lavoro, hanno ordinato questi pezzi ma non arrivano mai e in alcuni casi i mezzi sono talmente messi male che è difficile riesumarle». Il problema ha le sue ripercussioni sul servizio e sul mancato ritiro in alcune zone perché tra quelli che non partono e quelli che vengono sospesi, può capitare che vengano annullati alcuni servizi giornalieri . «Se mancano i mezzi capita che non passi il laterale a svuotare la spazzatura. Sappiamo che l'azienda è in difficoltà - spiega Foresti - hanno promesso più volte che sistemavano tutto, ma di date precise non ne danno. Chiediamo del piano industriale e ogni volta ci spostano la data di approvazione. Dove stanno i mezzi, dove sta il piano industriale? Quando si eroga il mutuo? Le nostre condizioni di lavoro sono peggiorate, con la curatela fallimentare avevamo meno problemi». Le altre rivendicazioni riguardano il problema legato a straordinari e buoni pasto. «Gli straordinari vengono pagati in ritardo e "male", non calcolati in base alle ore in più lavorate, vengano calcolati al 13% anziché al 22% nonostante il superamento delle ore prefissate. Sui buoni pasto in una riunione con le Rsu, ci dissero che sarebbero stati parte del premio produzione mentre in un precedente accordo fu specificato che non sarebbero stati erogati senza prima discutere la contrattazione di secondo livello». Su questo punto la Filas contesta anche la gestione dell'ufficio Ragioneria, con personale che non si rapporterebbe correttamente con i lavoratori. «Siamo tutte famiglie monoreddito e si parla tanto di rispetto delle regole, ma nel nostro caso non vediamo il rispetto del contratto, a partire dal pagamento degli stipendi che non avviene il 27 del mese». Insomma tra piccole e grandi rivendicazioni lo scontento serpeggia tra questa fetta di lavoratori. Il presidente di Abc Demetrio De Stefano aveva promesso in una conferenza stampa, pur ammettendo le criticità del servizio, che le soluzioni sarebbero arrivate in tempi stretti a partire dall'avvio del porta a porta a Latina Scalo entro ottobre. La prova del nove, su questo ed altri annunci, è vicina.