Comincia la rivoluzione archeologica, che è anche turistica e culturale per il centro storico alto di Terracina. Questa mattina, nonostante il maltempo, ha aperto il cantiere per avviare la demolzione della palazzina rosa che insiste davanti all'area archeologica dell'antico teatro romano. Attesa lunga anni, contornata da burocrazia e scetticismo, ma finalmente finita. Con l'abbattimento della casa, l'area archeologica, che dovrà essere recuperata con due milioni di euro del Mibac, sarà visibile già dalla piazza, un lastricato romano di duemila anni che compone il Foro emiliano. Si tratta di uno dei pochi teatri romani che sorgono al centro di una città, cuore delle attività religiose, politiche e civili. Centro che è rimasto intatto, col Comune, una chiesa, una piazza. Centro vivo e vegeto, pronto per trasformarsi in un grande polo museale, di rilevanza internazionale.

I lavori saranno coordinati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio. Che ha anche stanziato 200 mila euro per l'abbattimento e 450 mila euro per avviare i lavori di recupero.