L'ordinanza del sindaco Antonio Terra che affida ad Acqualatina il compito di ripristinare il corretto funzionamento del depuratore di via del Campo, per consentire nuovi allacci e scongiurare l'inquinamento ambientale arriva già in ritardo. Dopo che la Cogei ha sospeso i lavori per presunti ritardi nell'emissione dei certificati sul pagamento degli acconti, per le acque del fosso della Ficoccia hanno continuato ad essere contaminate da batteri fecali, sostanze chimiche e metalli pesanti.
Lo confermano le analisi dell'Arpa sui campioni prelevati il 25 settembre scorso in tre diversi punti del fosso: dal ponte di via Carroceto, dal ponte di via del Campo e dal ponte di via del Roseto. Un intervento, quello dei tecnici dell'agenzia regionale, motivato dall'esposto presentato dal Comitato di quartiere Frassineto, preoccupato per la presenza di scarichi irregolari legati all'insediamento abusivo di via del Sughereto, ma anche per il sospetto sul malfunzionamento del depuratore che serve il centro di Aprilia.
E se già durante i campionamenti l'Arpa confermava un inquinamento oltre limite, in quanto «il campione prelevato dal fosso della Ficoccia sul ponte di via Frassineto emanava un forte odore caratteristico di acque contenenti tensoattivi oltre ad avere una colorazione tendente al nero antracite. Si rileva un forte incremento anche visivo dei solidi sospesi», le analisi chimiche e microbiologiche sui tre campioni rivelano una situazione igienico sanitaria intollerabile e una forte minaccia ambientale per le acque del canale.
In concentrazioni elevatissime soprattutto sul campione prelevato a Frassineto, è stata riscontrata la presenza di Escherichia Coli, dunque batteri fecali, ma anche arsenico, alluminio, piombo, manganese, ferro, benzene, cloroformio e toluene, cloruri, solfati, grassi e oli animali e vegetali.
«I risultati delle analisi eseguite – sottolinea l'agenzia regionale in riferimento al campione prelevato a Frassineto – hanno evidenziato acque contaminate da reflui non depurati, con elevatissime concentrazioni di BOD5, COD, azoto ammoniacale, fosforo e tensoattivi (detergenti) in concentrazioni decisamente maggiori rispetto al campione prelevato a monte. Sono state inoltre rilevate condizioni di severa anossia – assenza di molecole di ossigeno – del corso d'acqua. Le analisi microbiologiche hanno evidenziato la presenza di significative concentrazioni di indicatori di contaminazione fecale. Si segnala la presenza di cloroformio e toluene».
A seguire uno sterminato elenco di sostanze chimiche e metalli presenti in quantità elevate. La fotocopia, seppure in minori percentuali, di quanto trovato nei campioni tratti dal ponte di via del Campo e di Carroceto. Significativo che il BOD, la domanda biologica di ossigeno, parametro usato per il controllo della conformità degli scarichi, vari dai 4 mg/l del campione d'acqua di via del Campo, ai 35 di via Carroceto, fino ai 41 mg/l di Frassineto, a valle del depuratore, quando negli standard sono considerate pessime le acque con un BOD superiore 2 mg/l. A inquinare scarichi industriali e civili abusivi, ma anche il depuratore comunale fa la sua parte.