Sarà effettuata domani, nell'Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, a Roma, l'autopsia sul corpo di "Alex", il delfino morto sulla spiaggia di Lido dei Pini, ad Anzio, dopo quasi dodici ore di soccorsi ininterrotti. L'esame necroscopico sarà fondamentale per capire le reali cause del decesso, che comunque potrebbero essere collegate all'infezione batterica di cui l'animale soffriva, come emerso dai risultati delle analisi effettuate nella giornata di sabato. All'autopsia prenderà parte anche il dottor Valerio Manfrini, responsabile del "Centro Studi Cetacei".
Una storia, quella di "Alex", che ha decisamente valicato i confini locali. A sottolineare questo aspetto è stato anche Renato Lenzi, l'amministratore delegato dello Zoomarine di Pomezia, il quale ha sottolineato a gran voce la necessità di creare un centro di primo soccorso per mammiferi marini. «A differenza di altri Paesi europei dove operano strutture in grado di accogliere e offrire una immediata assistenza in casi come quelli di ieri - ha evidenziato Lenzi -, l'Italia non è attrezzata per questo tipo di interventi. Zoomarine e Zoomarine Trust Onlus richiamano l'importanza della creazione sul territorio nazionale di un centro con tutte le infrastrutture appropriate, operato da personale esperto nella gestione del pronto soccorso e riabilitazione di mammiferi marini. Una tale scelta sarebbe un gesto di impegno a favore della conservazione delle specie marine, un passo in avanti per l'Italia».
Non ha avuto un lieto fine la storia di "Alex", il delfino che, stamattina alle 8 (1 dicembre 2018), era stato trovato spiaggiato, ma ancora in vita, sul litorale di Lido dei Pini, alla periferia di Anzio. Poco fa, infatti, dopo dodici ore di soccorsi praticamente costanti, il cuore dell'esemplare di Stenella Striata di sesso maschile ha cessato di battere.
Inutili sono dunque state le cure prestate da veterinari, tecnici e volontari sotto il coordinamento della Guardia costiera di Anzio: troppo grave, infatti, l'infezione batterica che aveva contratto il mammifero, riscontrata grazie alle analisi del sangue effettuate dagli esperti del Centro studi cetacei e dello Zoomarine di Pomezia.
Nonostante un'ecografia effettuata nelle ultime ore, infatti, la vita del delfino è terminata nel centro di soccorso allestito in via delle Sterlizie, nei pressi dello stabilimento "Galapagos". Il tutto fra la tristezza di chi lo aveva assistito (fra cui, oltre a Guardia costiera e personale citato poco sopra, c'erano i vigili del fuoco di Anzio, il servizio veterinario della Asl Roma 6 il centro sub diving di Nettuno, la Croce Rossa Italiana e le Guardie zoofile di Anzio e Nettuno) e delle tante persone accorse a Lido dei Pini nella speranza di poter vedere "Alex" riprendere il mare.
di: Francesco MarzoliVanno avanti senza sosta, da questa mattina (1 dicembre 2018) alle ore 8.30, i soccorsi nei confronti di un delfino (una Stenella striata di sesso maschile) trovato spiaggiato, ma ancora vivo, sul litorale di Lido dei Pini, alla periferia di Anzio.
Dopo i prelievi del sangue e gastrici effettuati dal personale specializzato sotto il coordinamento della Guardia costiera di Anzio e in attesa dei risultati degli stessi - che dovrebbero arrivare nel giro di qualche ora -, il mammifero è stato prima adagiato su una lettiga, poi in una conca ricavata nella sabbia e, infine, spostato in una vasca antincendio messa a disposizione dai vigili del fuoco.
La vasca è stata riempita d'acqua, mentre i soccorritori - grazie a delle taniche vuote - hanno creato una base per il galleggiamento dell'animale.
Sul posto, oltre alla Guardia costiera, sono presenti gli esperti del servizio veterinario della Asl Roma 6, le Guardie zoofile di Anzio e Nettuno (anche col nucleo subacqueo), la Croce Rossa Italiana, il personale del Centro diving sub di Nettuno, quello dello Zoomarine di Pomezia (dove si trova un centro di primo soccorso per tartarughe, ma col personale esperto anche in tema di delfini) e il veterinario coi tecnici del Centro Studi Cetacei.
Chiaramente, resta attivo il collegamento col centro di Padova, coordinato dal ministero dell'Ambiente, al fine di stabilire il da farsi una volta avuti gli esiti delle analisi.
di: Francesco MarzoliIn questo momento a Lido dei Pini di Anzio, lungo la spiaggia libera antistante via Delle Sterlizie, sono in corso le operazioni di salvataggio di un delfino stenella striata che alle 8:30 di questa mattina è stato trovato in acqua a riva. Da quel momento l'animale è stato assistito costantemente dal personale del centro diving sub di Nettuno è sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Anzio, con un militare che si è subito calato in acqua per portare il delfino in una zona a sicura e sostenerlo. Sono poi intervenuti Il personale del servizio veterinario della Asl Roma 6, quello dello Zoomarine di Pomezia, il centro studi cetacei, le guardie zoofile di Anzio e Nettuno. Le operazioni sono in corso e si è in continuo contatto con il centro di Padova che si occupa di questo tipo di animali ed è coordinato direttamente dal ministero dell'ambiente. Non si esclude che il delfino posso aver contratto un virus.
di: La Redazione