L'amministrazione comunale di Aprilia dice "no" all'idea di accogliere parte dei rifiuti di Roma per evitare l'emergenza dopo l'incendio di ieri mattina all'impianto Tmb del quartiere Salario. Ieri in Regione Lazio si è svolta una riunione alla presenza del  del Comune capitolino e di Arpa Lazio, il cui esito dovrebbe essere il seguente: i rifiuti che venivano trattati dall'impianto di Ama (circa 700 tonnellate al giorno) saranno redistribuiti nei tre impianti Tmb che già servono la città, quello di Ama a Rocca Cencia, e i due presenti a Malagrotta, del Colari. E poi sfruttare maggiormente i tre impianti che già adesso contribuiscono a colmare le carenze del ciclo di smaltimento cittadino: i Tmb di Aprilia (Rida Ambiente), Viterbo e Colfelice.
Una proposta che la città di Aprilia intende contrastare con tutte le proprie forze. L'assessore all'Ambiente, Michela Biolcati Rinaldi, appena appreso della notizia ha chiesto con un urgenza un incontro con l'assessore regionale, Massimo Valeriani, per ribadire il "no" del Comune di Aprilia ad ospitare altri rifiuti della capitale. "Per oggi ho annullato tutti gli impegni, perché non resta altro che andare alla Regione Lazio per rappresentare all'assessore Massimiliano Valeriani le ragioni di una comunità di oltre 70mila persone stanche di vivere con la minaccia di diventare la discarica di Roma.  È un mio preciso dovere che intendo esercitare a tutela della mia città. La storia è sempre la stessa: Roma non decide, la Regione Lazio non fa il Piano Regionale dei Rifiuti e da noi portano l'immondizia. Questa volta non andrà così perché questa città è stanca e soprattutto pronta ad alzare la voce per far valere i propri diritti. Noi siamo pronti a tutto".