Nonostante un valore a base d'asta assolutamente abbordabile, ovvero 3 mila euro annui per una durata di 9 anni, un solo soggetto si è fatto avanti mostrando interesse per il bando di gestione dell'area archeologica di Mezzagosto. Il fatto che un solo sodalizio ha mostrato interesse, addirittura senza formulare un offerta, bensì chiedendo un sopralluogo dell'area dell'antica Privernum entro i termini stabiliti nel precedente bando, fissati per il 10 dicembre, ha quindi suggerito all'Amministrazione che fosse meglio prorogare i termini di scadenza per presentare richiesta di partecipazione alla gara a procedura aperta per l'affidamento in concessione dell'area fino al prossimo 31 gennaio 2019.

La gara riguarda infatti un bando complesso, in cui la parte economica dell'offerta, che ammonta ad una quota di circa 250 euro al mese, rappresenta probabilmente la parte meno rilevante del capitolato. Nello stesso bando infatti, la priorità pende assolutamente verso la qualità dell'offerta che va presentata.

Qualità che l'Amministrazione valuterà, così come si capisce tra le righe dello stesso capitolato, dalle idee proposte per promuovere l'immagine del sito e dell'intero complesso attrattivo privernate al grande pubblico. Anche nella proroga pubblicata ieri sul sito del Comune e firmata dal responsabile del Servizio Politiche Sociali, Cultura e Trasporti dell'Ente, viene specificato che è nella volontà dell'amministrazione comunale di promuovere e valorizzare questa estesa area, per attività che sappiano coniugarne la rilevanza culturale, storica, artistica e tecnico-scientifica, con iniziative di natura ludico-ricreativa e più latamente imprenditoriali-commerciali. L'area archeologica, restituita alla fruibilità dopo oltre un decennio di oblio legato a vicissitudini tecniche e burocratiche, si estende per circa 7 ettari in località Mezzagosto, nel cuore della valle dell'Amaseno. Custodisce al suo interno testimonianze architettoniche dalla sua fondazione (fine del II secolo a.C.) fino al momento del suo abbandono (XII/XIII secolo d.C.).

La concessione prevede un servizio variegato in cui è compreso anche la possibilità di avviare un'attività di somministrazione di cibi e bevande, di ristorazione, di intrattenimento e ambientazione di eventi, serate a tema, mercatini ed altra attività commerciale.