La riunione al Mise per trattare la vertenza Unicoop, con a rischio il lavoro per 140 dipendenti di otto punti vendita del basso Lazio, interrompe l'ipotesi di chiusura immediata. Le eccezioni sollevate dai sindacati di categoria e dal capo di gabinetto del Mise sull'assenza di un chiaro piano industriale da parte di Unicoop, sono servite a rivedere i termini per la chiusura dei quattro punti vendita già designati – Aprilia, Pomezia, Velletri e Frosinone – facendo saltare il cronoprogramma delle chiusure già annunciato dai vertici aziendali, a partire dal 15 febbraio. Servirà più tempo infatti per cercare la soluzione migliore alla salvaguardia occupazionale.
Una svolta inaspettata, dopo che questa mattina la riunione era iniziata nel peggiore dei modi. Alla presenza del Capo di Gabinetto del Ministero delle Organizzazioni Sindacali, la Regione Lazio ed altri rappresentanti dei comuni interessati alle chiusure annunciate dei punti vendita, la direzione di Unicoop Tirreno, ha continuato a dichiarare 140 esuberi nel Sud del Lazio, oltre alla chiusura dei 4 punti vendita e ristrutturazione degli altri 3 negozi. Solo dopo un lungo confronto e contestazioni della rappresentanza sindacale a dichiarazioni ed affermazioni del Direttore Generale di Unicoop Tirreno Piero Canova, la Coop ripresa dal Ministero nella figura del Capo Gabinetto, ha accolto le richieste di "innalzare" gli incentivi in caso di fuoriuscite volontarie ed eventuali trasferimenti.
"Il tavolo ministeriale di oggi- spiega il segretario della Uiltucs Latina Gianfranco Cartisano - e' servito ad evidenziare forti critiche da parte di tutti gli attori ad una Cooperativa ad un gruppo dirigente fortemente responsabile della crisi Unicoop Tirreno nel Basso Lazio. La forte critica di oggi innanzi al Ministero ha determinato il passo indietro e l'apertura al confronto di Coop, alzare gli incentivi trovando soluzioni condivise negli ammortizzatori sociali, oltre alla ricollocazione. E' un intesa che possiamo intraprendere con un confronto vero e condiviso, continueremo a chiedere rispetto per i tanti lavoratori di Unicoop Tirreno che hanno professionalità' e dignità', dopo il dibattito ed il confronto di oggi si debbono toccare tutti gli aspetti e le criticità' della vertenza, ogni lavoratore non deve subire! nessuno puo' essere investito dall'incapacità' del gruppo dirigente di Unicoop Tirreno. Oggi c'e' un punto fermo le chiusure annunciate sono bloccate. Dobbiamo cercare tutte le soluzioni possibili ed ogni strumento efficace alla salvaguardia occupazionale oltre alla messa in sicurezza dei tanti lavoratori e lavoratrici di Unicoop Tirreno. La riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico è risultata positiva per bloccare le annunciazioni e proclamazioni sulle chiusure immediate di Unicoop Tirreno, sono previste altre riunioni a breve finalizzate ad individuare riposte certe sicure e percorribili ad una platea di lavoratori incappati in una gestione di una Cooperativa, per la Uiltucs Latina molto discutibile".