Nuova istanza per l'installazione di un'antenna per dispositivi mobili, scoppia il caso a Terracina, dove la materia è bollente da anni. La società chiede al Comune l'autorizzazione per installare un'antenna in viale Europa, nei pressi di via Toscana. L'autorizzazione non è stata ancora rilasciata ma la normativa nazionale, che fa testo in assenza di un piano comunale delle antenne, non pone ostacoli al diritto di costruire una propria rete radiomobile. Secondo il Partito democratico, nelle persone di Marco Senesi e del consigliere comunale Valentina Berti, tuttavia, una eventuale autorizzazione sarebbe inopportuna per la presenza di una scuola. «Torniamo a chiedere l'aggiornamento del piano delle emissioni (P.R.A.E.E.T.), non è mai stato aggiornato dal 2009 né per la misura del flusso radiattivo locale né per gli aspetti tecnologici. Lo facciamo perché queste opere considerate ormai primarie vanno oggi in deroga al piano regolatore, non hanno quindi ormai nessun limite. Sarebbe impossibile oggi con i nuovi strumenti di comunicazione rinunciare o non utilizzare i ripetitori dato che il cellulare ormai lo abbiamo tutti ma allo stesso tempo urge regolarizzare questo servizio al fine di proteggere la salute dei nostri concittadini. Come detto in passato anche dal Wwf i danni che le radiazioni possono produrre non sono dovuti soltanto ai loro effetti termici ma soprattutto agli effetti biologici; esistono ormai numerosi studi scientifici sull'interazione delle onde elettromagnetiche con la materia vivente. Sono considerazioni tratte da documenti prodotti da medici, fisici, ricercatori e avvalorate dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.  Torniamo a chiedere quindi che venga immediatamente aggiornato il Piano di riassetto analitico delle emissioni».