«Ogni centesimo è prezioso e utile, ma queste risorse, purtroppo, rappresentano una parte molto piccola rispetto ai circa 4 milioni e mezzo di danni subiti dal patrimonio pubblico comunale, senza contare gli 8 milioni e mezzo di danni subiti dai cittadini privati». Così il sindaco di Terracina Nicola Procaccini commenta lo stanziamento, deciso dal commissario delegato alla gestione del fondo per lo stato d'emergenza posto dal governo per la Regione Lazio, per il Comune pontino, pesantemente colpito dall'uragano dle 29 ottobre scorso. Si tratta di un primo ristoro, valutate le priorità in tutta la Regione, che vedono Terracina evidentemente in cima alle emergenze. Ma per il sindaco la cifra non è sufficiente in generale: «Il Governo nazionale ha stanziato appena 3 milioni di euro per l'intera Regione Lazio, duramente provata dagli eventi calamitosi di quei giorni di fine ottobre. Sia chiaro: non ci piangiamo addosso, anzi. Abbiamo l'orgoglio di poter dire che la rimozione e lo smaltimento delle macerie di ogni genere prima e la ricostruzione della zone colpite dopo sono il risultato dello sforzo prodotto esclusivamente con le risorse presenti nelle casse comunali, grazie a Dio robuste, ma ovviamente insufficienti da sole» dichiara Procaccini. «C'è bisogno di ulteriori aiuti, soprattutto se penso ai danni subiti dalle abitazioni, le automobili e le attività economiche dei cittadini di Terracina i quali si sono rimboccati le maniche e hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo senza perdersi d'animo, dando prova di grande dignità e amor proprio. Noi continueremo a lavorare affinchè anche le loro istanze di ristoro vengano soddisfatte quanto prima. Tornando allo stanziamento – conclude il sindaco – posso garantire che si farà buon uso di queste risorse visto che gli interventi da realizzare sono ancora numerosi e di notevole portata. Attendiamo un ulteriore sostegno, ma so già che ce la faremo perchè ci siamo rialzati un minuto dopo il passaggio di un fenomeno che i meteorologi hanno definito come mai visto prima nel Mar Mediterraneo. Questa esperienza ci ha insegnato che nessuno è al sicuro, pensavamo di vivere in un'oasi felice, ma invece tutti siamo soggetti a eventi di questo tipo a causa dei cambiamenti climatici. Oggi più di ieri è fondamentale assumere comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale sia in privato che in pubblico, sapendo rinunciare alle piccole quanto inutili comodità e non cedendo alla pigrizia di utilizzare l'auto se non serve, di non badare al consumo energetico, di non preoccuparsi della produzione di rifiuti o del loro corretto smaltimento».