Infiltrazioni dal soffitto, ma la ditta incaricata dalla Provincia di Latina di portare a termine gli interventi di manutenzione sospende i lavori prima del tempo. E ora il rischio concreto è che la riapertura dell'iter per un eventuale nuovi affidamenti comporti nuovi ritardi nel completamento dei lavori presso il liceo Meucci di Aprilia. Le ragioni per le quali la ditta che da un mese era all'opera per gli interventi di messa a norma rispetto alla normativa antincendio e per l'impermeabilizzazione del soffitto, abbia sospeso i lavori non sono ancora chiare. Fatto sta che martedì scorso gli operai pare abbiano sospeso le attività e la Provincia, che senza entrare nei dettagli parla di gravi inadempienze, si ritrova ora a dover correre ai ripari. Eppure quei due interventi, finanziati attraverso due diversi bandi del Miur per importi di 253 e 515 mila euro, sembravano procedere senza intoppi presso l'istituto superiore Meucci di Aprilia, dopo la protesta degli studenti dell'11 dicembre scorso che lamentavano ritardi nell'esecuzione di lavori necessari a porre rimedio a problemi di infiltrazione, che ponevano limiti all'utilizzo degli spazi dove poter far lezione.
Per placare gli animi in quel caso, era stato addirittura necessario l'intervento del Rup, la geometra Rossella Garrisi che durante l'incontro con i rappresentanti d'istituto e con la dirigente scolastica, la dottoressa Laura De Angelis, aveva esposto passo dopo passo tutte le procedure poste in essere dagli uffici e lamentato i ritardi della ditta rispetto al cronoprogramma concordato, offrendo però garanzie sull'avvio del cantiere. I lavori erano poi iniziati la settimana successiva, ma oltre un mese dopo il nuovo stop non lascia ben sperare circa il rapido completamento delle opere. A prendere a cuore il caso è stato anche il consigliere provinciale Vincenzo La Pegna. «La Provincia ha lavorato e lavora assiduamente per garantire la sicurezza e il benessere degli studenti, dei docenti e degli operatori – ha spiegato – ma purtroppo ci sono state gravi inadempienze da parte della ditta affidataria e ora gli uffici stanno lavorando per porre rimedio a questa incresciosa situazione. Proprio affinchè quello che è capitato non accada di nuovo, creando inutili disagi per gli utenti e disservizi, intendo portare avanti in Provincia la proposta di istituire una Black list delle ditte con le quali il rapporto lavorativo per conto della parte pubblica si è dimostrato problematico. E' impensabile che un intervento già finanziato e con risorse già disponibili, non venga portato a termine per problemi di altra natura e per nulla legati alla volontà dell'ente e al corretto lavoro svolto dagli uffici».